Sommario
- Da non perdere con Nautica di luglio il fascicolo dedicato alle torri costiere della Sardegna. Un’affascinante viaggio intorno all’isola attraverso la storia delle sue torri, con le suggestive immagini delle principali strutture per il controllo costiero così come sono oggi. Inoltre, sul fascicolo sono riportate le coordinate geografiche e l’elenco completo degli approdi sardi da Olbia a Isola Rossa e da Castelsardo a all’Isola di Tavolara, in uno schema che offre informazioni utili sui servizi e sulla disponibilità di posti barca.
- Riserve marine, Sindaci dove siete? Prosegue l’inchiesta di Nautica sulle riserve marine. Dopo aver esaminato la questione degli studi scientifici e quella della disomogeneità delle norme, dopo esserci districati fra aree marine protette, parchi nazionali, riserve regionali, oasi blu e zone di tutela biologica, solleviamo il velo della responsablità delle autorità locali.
- L’utenza: Franco Bechini ci parla di campeggio nautico e dei mezzi adeguati per questo tipo di turismo.
- L’isola che c’è, con questo articolo Paolo Venanzangeli ci parla del momento felice che sta vivendo la vela, in grado di catalizzare l’attenzione di tanti appassionati e aspiranti tali.
- Quaderni di tecnica/5: Pronto intervento in navigazione, come comportarsi e quale attrezzatura può risultare insispensabile per far fronte alle prime necessità, nel malaugurato caso si presenti un’avaria a bordo nel corso della navigazione.
- Quaderni di tecnica/6: Regolare le vele, una miniguida per migliorare le prestazioni di ogni barca, sia essa da crociera o da regata.
- Pesca: news sulla traina ai pesci serra: una preda ambìta, il nostro esperto ci mostra come sia possibile catturare una delle prede più appetibili e difficili presenti nei nostri mari, il pesce serra, un pesce vorace e particolarmente aggressivo.
- Carri a vela, un affascinante viaggio alla scoperta di questi antichissimi mezzi e dell’evoluzione che hanno subito nel tempo.
- Nastro Azzurro Sailing Week: le foto e l’analisi delle tre regate capresi Campionato Italiano del Tirreno, la Tappa dei Mumm 30 e la rinata Tre Golfi.
- Le Formula 1 del mare, molte le novità attese per il Campionato di Classe 1 Offshore al quale prenderanno il via anche piloti statunitensi. Saranno probabilmente dodici le imbarcazioni che tenteranno di strappare il titolo iridato a “Victory”, la barca degli Emirati Arabi Uniti sulla quale il numero uno sembra essere in pericolo.
- Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: Bavaria Yachts Bavaria 40 – Conam Theorema 46 – Fairline Targa 34 – Bénéteau Ombrine 960 – International Shipyard Harpoon 255 Walkaround – Bombardier Sea-Doo Challenger 1800 – T.A. Mare Jaguar 520. Inoltre, Nautica non si è fatta scappare un’occasione particolarmente ghiotta per realizzare un semplice quanto interessante reportage tecnico di confronto tra le imbarcazioni Bavaria e Sea Ray.
- La tradizione marinara della Finlandia, in questo articolo l’autore ci svela le ragioni per le quali possiamo definire la Finlandia un paese di naviganti, nel quale è possibile trovare la vera cultura del mare e una cantieristica di altissima qualità.
- I viaggi di Nautica – Nautica è andata alla scoperta dei canali navigabili della Francia, navigando da Marsiglia a Le Havre evitando il periplo della Spagna.
- Sudafrica/1: Lo squalo bianco. Nelle acque del Sudafrica, in prossimità dell’isola di Seal Island, al largo della False Bay, lungo la costa orientale di Cape Point e del Capo di Buona Speranza, si trova una popolazione pressoché redsidente di squali della specie Carcharodon Carcharias. Un’occasione unica per assistere ai cruenti attacchi che “i morte bianca”, così soprannominati per la pessima fama di cui godono, portano alle loro prede.
- Sudafrica/2: Per salvare i pinguini. Il racconto di un’insolita crociera a bordo dello “Spirit of Victoria”, salpata per una battuta di whale watching e coinvolta nel salvataggio di pinguini intrappolati dal petrolio lungo le coste del Sudafrica.
- Su questo numero la borsa del nuovo dei gommoni e dei motori fuoribordo, vi guiderà all’acquisto per l’estate.
- La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: il charter: agenzie e proposte di noleggio e itinerario in barca scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.
Editoriale
Archiviato il buon andamento della stagione
GIA’ SI PENSA ALLE BARCHE PER GENOVA
Stiamo nel pieno della stagione nautica e tutto è tranquillo. Il lavoro nei cantieri e nei rimessaggi c’è, le barche disponibili sono più o meno tutte vendute, c’è carenza di buon usato a dimostrazione dell’interesse dell’utenza (come ormai accade da qualche anno), mentre sta aumentando il numero dei posti barca disponibili. Insomma, il quadro generale, nazionale ed europeo, è complessivamente positivo. C’è stato un po’ di allarme per i controlli effettuati dalla Guardia di Finanza a barche battenti bandiera austriaca, ma tutto è rientrato nella norma quando si è appreso che la richiesta era partita proprio dalle autorità viennesi.
Avevamo già parlato, a suo tempo, della scappatoia delle isole Guernsay, quelle inglesi sulla Manica, attraverso la quale erano transitate alcune grandi barche statunitensi immesse così di straforo sul mercato comunitario senza pagare l’IVA, trattandosi di zona franca. Infatti, le barche venivano solo iscritte a un club nautico locale, poi, dopo un po’ di tempo, trasferite in Inghilterra battevano tranquillamente la bandiera inglese e con tale copertura erano proposte sul mercato europeo. Ma accurate indagini della nostra Guardia di Finanza avevano consentito di appurare la realtà, evitando anche qualche incauto acquisto a ignari diportisti.
Ora, in termini formalmente diversi ma sostanzialmente eguali, è toccato ad alcune barche battenti bandiera austriaca, di cui quel governo non conosceva neanche l’esistenza, mentre esse navigavano tranquillamente in acque mediterranee. Infatti, in Austria non vi sono pubblici registri per le barche, come da noi, in Francia, Spagna ecc. e ciò può favorire ambigue mimetizzazioni e forme di elusione. In pratica, niente tasse e niente IVA in Austria, niente tasse e niente IVA in Italia o in altro paese ospitante, dove si dà per scontato che la barca con quella bandiera sia in regola. Da ciò la richiesta austriaca d’indagine che ha consentito alla Guardia di Finanza di intervenire, nonostante la bandiera non italiana.
Il fatto ha suscitato grosso allarme nelle darsene, specie adriatiche, dove alcune di tali unità hanno la loro base, ma i numeri coinvolti, riguardanti in gran parte vendite di broker esteri, al dunque non sono risultati elevati, a testimonianza che i diportisti vogliono navigare in serenità e nel rispetto delle leggi.
Questo avveniva proprio nei giorni in cui l’Ucina teneva la sua Convention a Santa Margherita Ligure, iniziativa ormai seguita con molto interesse da tutta la nautica europea. Purtroppo, però, ci sembra che in tali occasioni prevalga un clima da “intente cordiale”, da cordiale intesa con tutti, invece di affontare con decise prese di posizione i molti problemi che ancora affliggono il settore. E sarebbe bene lasciare spazio al dibattito, specie quando l’auditorio è costituito da operatori, tecnici, giornalisti di settore. Con un conduttore-moderatore come Puccio Corona, diportista anche lui, pronto a stimolare i discorsi intelligenti e frenare gli esibizionismi, si potevano ottenere risultati di grande interesse.
Con ciò non vogliamo dire che gli interventi non siano stati interessanti. Mucci, Grimaldi e altri esponenti dell’ente pubblico hanno detto le loro verità, ma con un dibattito aperto all’auditorio gli approfondimenti sarebbero stati ben maggiori e avrebbero potuto dar luogo a delle proposte. Fatti e non parole.
Naturalmente parliamo della Direttiva sulla rumorosità ed emissoni dei motori, ma anche di parchi e di ambiente.
Non si può accettare che vengano date per buone le statistiche comunitarie che il nostro Alfredo Gennaro, col suo rigore ingegneristico, ha ampiamente dimostrato essere completamente campate in aria. Non solo, ma farne anche la base per una serie di considerazioni tutte opinabili, come si può leggere nel resoconto di Gennaro, nella rubrica Nautimondo.
Neppure si può assistere impotenti allo scippo di oltre quaranta località delle nostre acque – le migliori e le uniche verso le quali si possa dirigere una vacanza in barca – che diventano zone praticamente chiuse, senza quanto meno chiedere una moratoria, senza chiedere che ci si fermi e si studi meglio il problema. E ciò va fatto con fermezza, specie quando il rappresentante di un dicastero può render noto al politico ciò che chiedono il buonsenso, la reale fattibilità (liberata dalle utopie), le richieste del mondo imprenditoriale e dell’utenza. Comprendiamo lo spirito Ucina, volto a cercare una sempre più vasta base di consensi alla sua azione, ma certo così non difende né gli interessi degli operatori che rappresenta (tra cui le aziende costruttrici di motori, che sarebbero direttamente danneggiate dalle modifiche alla Direttiva, che favoriscono la concorrenza americana e giapponese) né quelli dei diportisti che vorrebbe rappresentare (colpiti sia nelle tasche che nella libertà e serenità di navigazione).
Quando è necessario, occorre saper anche battagliare in nome degli iscritti. Specie quando si ha la fortuna di avere un Segretario Generale giustamente nominato, per la sua alta preparazione tecnica, Presidente del Comitato Tecnico Icomia. Parliamo dell’ottimo Lorenzo Pollicardo, che ha raggiunto questo prestigioso traguardo sempre portando avanti gli obiettivi tecnici che riteneva giusti per ottenere sicurezza e qualità, mentre Alessandra Cranchi, già membro della Giunta Esecutiva Ucina, è stata nominata Presidente del Comitato di relazioni pubbliche.
Ma, proprio in questi giorni, anche un’altra persona è stata premiata, e con lui il Corpo che guida e rappresenta. Si tratta di una persona onesta e capace, che antepone sempre la sua funzione ai traguardi personali. Ci riferiamo a Eugenio Sicurezza, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. Egli ha ricevuto la terza stelletta che lo fa Ammiraglio Ispettore Capo, grado che nella Marina Militare corrispone ad Ammiraglio di squadra. Questo è il più alto grado cui sia assurto finora un ufficiale delle CP ed è anche il migliore riconoscimento per l’intensa e preziosa attività svolta in questi ultimi anni dal Corpo delle Capitanerie.
Prima di chiudere queste note, un accenno all’attualità sui mercati esteri. Negli USA la recessione non ha avuto, sul settore nautico, quegli effetti disastrosi che si temevano. Certo c’è stato un ridimensionamento, dovuto più che altro a un contraccolpo psicologico, ma non ha però fermato le nostre esportazioni, avvantaggiate dal valore crescente del dollaro, che rende le nostre offerte in lire sempre più appetibili. I principali gruppi e cantieri della nautica italiana si trovano perciò in una condizione ideale per continuare ad espandere la loro presenza sui mercati esteri.
Ci sembra stia diminuendo, per mancanza di resa, il richiamo di Dubai, che ha deluso gran parte degli operatori italiani; cresce invece l’appeal del Boat Show di Beirut (di cui parleremo in maniera approfondita sul prossimo numero della rivista) come porta d’ingresso più valida ai mercati arabi. Vi erano esposti numerosi modelli dei più importanti cantieri italiani, come quelli del Gruppo Azimut e del Gruppo Ferretti, della Cranchi (che l’anno scorso, ci dicevano, in Libano abbia venduto ben quaranta barche), di Gobbi, Rio, Fiart e Apreamare (con ben tre barche, già collocate). Nonostante la situazione in Medio Oriente, il Salone ha richiamato molto pubblico. In prospettiva, sarà un ottimo mercato, considerato che finalmente i Siriani stanno ritirando le loro truppe dal Libano, che nel paese c’è tanta, tanta voglia di pace, che i prodotti italiani per gusto e per stile sono di gran lunga i preferiti dai libanesi, superando il 60% nel complesso delle importazioni.
Dalle parti nostre, invece, dopo il successo di Internautica a Portorose e la parentesi culturale di Nautilia a Venezia, si preannuncia per il 2002 un Venice Floating Show, ammantato del fascino della Serenissima, che dovrebbe aprire un’importante porta sui mercati dell’Est. Ecco il vero problema.
In un mondo nautico già globalizzato, ciò che conta è trovare sempre nuovi mercati, perché il decremento di uno sia compensato dagli altri, consentendo una produzione con numeri importanti e, quindi, più convenienti.
Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl
Indice articoli presenti in questo numero
1
Il Porto a Santa Teresa Gallura
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 192
2
Importante convegno sul porto di Viareggio durante il VelaShow
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 190
3
Itinerari: Sulle rotte dei Fenici
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 188
4
Ormeggio Terre Rosse: un nuovo approdo a Piombino
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 192
5
Chiuse alle carrette del mare le Bocche di Bonifacio
rubrica: Attualità | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 80
6
Già si pensa alle barche per Genova
rubrica: Attualità | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 78
7
Riserve marine, sindaci dove siete?
rubrica: Attualità | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 80
8
Satec 2001, convegno UCINA. Ma quale nautica?
rubrica: Attualità | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 84
9
Land Rover Freelander: Paradiso sub e S.U.V.
rubrica: Autonautica | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 226
10
La borsa del nuovo: Battelli pneumatici e motori fuoribordo
rubrica: Borsa nautica | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 253
11
Charter whale watching: Binocolo alla mano
rubrica: Broker & Charter | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 280
12
Crociere esotiche
rubrica: Broker & Charter | annata: 2001 | numero: 471 | pagina: 282