Superyacht n.66 Estate 2020

SHOW MUST GO ON. OR NOT?

Al momento di pubblicare questo fascicolo di Superyacht, dunque a poco meno di tre mesi dall’inaugurazione del Monaco Yacht Show, prevista per il 23 settembre, ancora non si sa se il salone delle navi da diporto per eccellenza si svolgerà nei termini previsti. Qualcuno avanza persino il dubbio che possa non svolgersi affatto, vista la pesante defezione in blocco delle associazioni Sybass e Lybra, formate rispettivamente da 20 costruttori – tra i quali 5 italiani – e 8 agenzie di charter. Due le giustificazioni ufficiali, avanzate alternativamente dai rinunciatari: la più generica e diffusa – ma anche la più debole – è che, non potendo essere dichiarata del tutto superata l’emergenza sanitaria, non si vuole sottoporre il proprio personale al rischio di contagio. La seconda – più concreta – è che, nonostante tutte le garanzie di sanificazione offerte dagli espositori, gli armatori non sono disposti a imprestare i loro yacht (per chi non lo sapesse, tutte le navi presenti a un salone del genere hanno già un legittimo proprietario), sottoponendoli a una possibile infezione. Ma nell’ambiente serpeggia una terza giustificazione, stavolta assolutamente confidenziale: negli ultimi anni, i costi di partecipazione al salone del Principato sarebbero diventati sempre più sproporzionati rispetto ai benefici, mettendo in risalto il fatto che l’unico vero business lo fa la sua società organizzatrice, la gigantesca Informa Markets, con sede principale a Londra. Insomma, il virus del 2020 avrebbe soltanto dato forza propulsiva a un malumore che, dopo diversi anni di lievitazione, ha finalmente trovato il modo di trasformarsi in una protesta drastica e sostanziosa, anche se non dichiarata ufficialmente come tale. Peccato, diciamo noi: ancora una volta, il principio del “politically correct” ha nascosto i veri motivi di un problema esistente, allontanando l’opportunità di dar vita a un confronto aperto e costruttivo. È comunque abbastanza ovvio che, durante i previsti quattro giorni di esposizione, non si parlerà di altro. Noi, come sempre, saremo sulle banchine, a bordo e negli stand con le orecchie ben tese e il registratore in mano.