LA GIUSTA SINTESI
Il rapporto qualità prezzo oggi più che mai è un aspetto focale, determinante nella valutazionedi un qual si voglia oggetto si stia per acquistare. Cibo, vestiti, auto, case, aziende ecc.:chi compra, in questo Occidente sempre più impaurito da una crisi finanziaria ed economicache assume di giorno in giorno dimensioni epocali, prima di farlo ci pensa chissà quante volte,specie se investe capitali. Non si spreca più o casomai molto meno, e spendere è divenuto unimpulso sempre più ragionato, meno compulsivo, dove il prezzo e la qualità rappresentano gliaspetti primari della ratio che muove all’acquisto.Ciò accade a maggior ragione nel nostro mondo, quello dei superyacht, dove di soldi ce nesono in ballo parecchi. Le barche, ma anche le aziende o i cantieri in questo momento invendita, e di tutto ciò ce n’è parecchio, trovano acquirenti solo dopo un lungo travaglio, chenon è la solita trattativa al ribasso, la fisiologica richiesta di uno sconto, ma nella quasi totalitàdei casi frutto di una fase di analisi profondissima, estenuante, di ciò che si ha in cambio deisoldi investiti. I listini, d’altronde, sono per tutti ai minimi, i margini ridotti all’osso, conseguenzadi un mercato dove l’offerta a livello planetario – quindi includendo i mercati che in questomomento tirano, novizi dello yachting – è ancora ridondante rispetto alla richiesta, situazioneche innesca da parte degli armatori una speculazione al ribasso, “lecita” anche se di fatto micidialeper la buona salute dei cantieri.Per cui le differenze emergono sul prodotto, sulla qualità della nave, quella percepita ma anchee soprattutto su ciò che c’è dietro, che vuol dire arrivare a fare le pulci anche al costruttore, enon solo in termini di solidità finanziaria. Solo dopo entra in ballo il blasone del brand, perchéanche analizzando la rivendibilità del superyacht, ormai il solo nome del cantiere costruttorenon conta più in maniera così determinante se non abbinato alla qualità della nave, che deveessere consona.Il come si costruisce, quindi l’ottimizzazione dei modi e dei tempi di produzione, la riduzionedei costi senza che ciò sia a scapito della qualità, è dunque la sfida del momento per la cantieristica.Un challenge che alcuni produttori sembrano aver già raccolto e fatto proprio – civengono in mente Heesen, Benetti o CRN, cantieri dove si è già molto investito su progettie processi produttivi, e che in questo momento, nonostante tutto, continuano a vendere – ealtri, quelli che più stentano a trovare acquirenti, molto meno.Chi arriva all’equilibrio, alla migliore sintesi fra produzione di qualità e prezzo, vince, lo dice questo spietato mercato.
Fabio Petrone
LE BARCHE
Heesen Yachts – Quinta Essentia
Overmarine Group – Mangusta 130′
IL MERCATO
Royal Huisman – 48M Classic Sloop
CRN – 52M Classic
Otam – Millennium 100′
DSME – 24M
Southern Wind – SW 102′ DS
Rossinavi – Ketos 48M Sport Open
Pendennis – Akalam
Filippetti Yacht – Navetta 33
Wider – Wider 150′
Ocea Yacht – Commuter 155 Elisabet
Columbus Yacht – Classic 200′
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Capitani: Comandante Roberto Rinaldi
Services: Nuove grotteh per V.Y.S.A. che cambia vertice e strategie
Interior: Domotica e intrattenimento sui superyacht
Accessori: Bitte Poggipolini: Il titanio come scelta intelligente-
Seakeeper: stabilita giroscopica
Tender: Aston Martin Voyage 55′
Hi-Tech Marine 38′ Oronero
Tender & Toys: Jaguar XJ Supersport
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