Sommario

  • L’editoriale di Lucio Petrone sul numero di maggio rivolge un invito al nuovo Governo appena insediatosi in Parlamento, affinché si faccia garante dello sviluppo del settore nautico con iniziative che ne favoriscano la crescita.
  • All’interno del numero di maggio i nostri lettori troveranno lo Speciale Charter, una guida imprescindibile per chi intende navigare per l’estate avvalendosi dei servizi delle tante agenzie specializzate in questo settore. Itinerari, proposte a vela e motore e qualche consiglio sono i contenuti del nostro speciale dedicato al charter.
  • Una lettera del Ministero dell’Ambiente sconfessa il regolamento. La Maddalena, il Parco è illegale? Regolamento del Parco contestato dal Ministero – “è inefficace” – appalti sottoposti al vaglio della Magistratura, la stampa che parla di infiltrazioni mafiose. “Il terremoto alla Maddalena”, dicono ora tutti. Ma ricordate quando di questo parlavamo solo noi, nell’indifferenza generale, anche delle altre testate del settore? “Non ci sentiamo di esporci”, ci disse il direttore di una piccola rivista, mentre il Parco tentò di zittirci con una causa miliardaria, poi clamorosamente persa. Ed ora? E i soldi versati per i ticket di ingresso?
  • Dubai Boat Show 2006. La fioritura del deserto. Negli Emirati Arabi Uniti lo sviluppo della nautica da diporto segue di pari passo quello dell’urbanistica locale, che vede sorgere imponenti grattacieli e interi quartieri dalla sabbia o addirittura dal mare, come nel caso delle isole artificiali. Un mercato in rapida espansione nel quale tante aziende italiane sono approdate grazie all’Ucina e all’ICE.
  • Una strana, affascinante e misteriosa slitta marina. L’idroscivolante. Frugando in uno “scatolone dei ricordi”, tra una serie di vecchie riviste nautiche statunitensi, foto e progetti, l’autore scopre con grande meraviglia che il padre, con oltre trent’anni di anticipo, aveva realizzato il primo prototipo di imbarcazione dotata di elica di superficie.
  • I fuoribordo. Per tutte le esigenze. In questi ultimi mesi, un gran numero di nuovi fuoribordo è stato lanciato sul mercato, in parte perché i produttori hanno introdotto nuovi dispositivi per soddisfare i recenti rigidi requisiti sulle emissioni e in parte per colmare il vuoto esistente nelle loro gamme. Oggigiorno, molti produttori offrono 20 modelli o più e non sembrano avere limiti in questa espansione.
  • Facilitare le manovre. Motorizzare gli avvolgivele. La possibilità di motorizzare molti modelli di avvolgivele manuali, costituisce una realtà dall’interessante risvolto tecnico/economico. Vediamo insieme quali sono le opportunità offerte dai costruttori e l’iter per trasformare questo utile complemento dell’attrezzatura in un più comodo ed efficiente aiuto nelle operazioni di riduzione della superficie velica.
  • Utilizzo di tecnologie digitali per la progettazione navale. La barca al computer. La progettazione al computer, non solo consente di elaborare e immagazzinare una quantità enorme di dati, offre anche la possibilità di costruire un modello matematico di imbarcazioni esistenti, per scoprire eventuali difetti e migliorarne le caratteristiche di carena.
  • 5° Expert Olympic Garda – Eurolymp. Nuova formula. Fra le 330 imbarcazioni provenienti da 27 nazioni, gli equipaggi azzurri si sono fatti notare, conseguendo buoni risultati.
  • Il museo marittimo di Göteborg. La fortezza sul Göta. Nata nel 1621 come porto fortificato, per difendere la Svezia dai continui attacchi danesi, nel corso degli anni Göteborg si è affermata come importante polo commerciale e industriale. Oggi, non accontentandosi più di questo ruolo, la città ha scoperto la sua vocazione turistica, dando vita a una nutrita serie di eventi storico-culturali.
  • Vela libera. Nella rubrica Vela Libera del numero di maggio Paolo Venanzangeli ci parla di tradizioni, come quelle delle giacche in doppio petto blu, stemmi, bottoni con gli stemmi dello yacht club e di come dovrebbero essere issati i pennelli numerici. Tradizioni queste, che con il tempo si stanno perdendo mentre quella che va sempre più prendendo piede è la piaga della sovrapposizione delle regate. Pare proprio che sia stato emesso il bando per la sovrapposizione più eclatante, ma ci sarà bisogno di una giuria ben determinata, visto che il loro numero è esuberante.
  • Nella rubrica dedicata allo sport come sempre tante notizie dai campi di regata internazionali e dai circuiti di motonautica. In particolare sono presentate le nuove imbarcazioni di Coppa America, poi il resoconto delle regate di Alassio 2006 in particolare l’Audi Cup e la Volvo Cup, poi ancora informazioni sulla vela olimpica e sulla prima tappa dell’European Circuit Farr 40′.
  • Su questo numero di “Nautica” svelati pregi e difetti delle seguenti imbarcazioni: Jeanneau – Sun Fast 40.3; Fairline – Squadron 74; Hatteras Yachts – 68 Convertible Enclosed Flying Bridge; Mochi Craft – 44′ Dolphin; Mainship Trawler Corporation – 40 Trawler; Absolute – Absolute 39; Carolina Skiff – V 2380; BRP Sea Doo – GTI 4Tec.
  • Anche questo mese “Nautica” propone tutte le sue rubriche dedicate alla nautica e ai diportisti e in allegato il fascicolo con le caratteristiche e i prezzi del nuovo. All’interno, troverete la rubrica “Una barca per tutti” che, oltre ai piccoli annunci, contiene: Il Charter – Scuole e patenti – Il Consulente – L’Usato – Pagine Blu – Il Broker.

Editoriale

IL NUOVO GOVERNO E LA NAUTICA

LASCIATECI LAVORARE TRANQUILLI

La nautica da diporto, l’unico settore produttivo italiano che ancora tira e ha tirato sempre in questi ultimi anni, al nuovo Governo che verrà chiede una sola cosa: poter lavorare in santa pace. Non chiede quattrini, perché ci sono investitori privati e finanziarie che puntano sulle azioni dei nostri cantieri, quotati e non quotati in borsa, ma ha diritto a non avere normative e atteggiamenti di contrasto.
Le barche piccole e medio piccole, natanti e imbarcazioni, sono esportate in tutta Europa e Mediterraneo, le altre, specie le grandi e grandissime, in tutto il mondo. Nelle statistiche ufficiali non fanno ancora parte del Made in Italy – e questa è una grave lacuna che chiediamo sia sanata al più presto a livello di Ministero delle Attività produttive – anche se ne sono squisita espressione, al pari di Ferrari e Alta moda. Ma, grazie a questa capacità di esportare, il contributo del settore al PIL, il prodotto interno lordo, ha ampiamente superato, nel 2005, i 2 miliardi di euro.

Dopo una lotta estenuante, siamo riusciti a far comprendere le potenzialità del settore, che senza nulla chiedere può dare tanto, e così si sono ottenute le più recenti normative per cercare di attrarre nei nostri porti turistici il mondo del grande yachting internazionale. Dopo una legge per lo sviluppo della nautica, la 172/2003 (l’unica normativa approvata concordemente da tutto l’arco politico nazionale), dopo il Regolamento per i superyacht impiegati nel charter, dopo il leasing italiano che porterà molti stranieri ed euro sotto la nostra bandiera, è assolutamente necessario che si guardi alla nautica come a un importante settore produttivo e di servizi.

Non va neppure dimenticato che le attività imprenditoriali del settore costituiscono il principale sostegno delle economie di gran parte delle nostre località rivierasche e, abbiamo constatato in questi anni, specialmente di quelle con amministrazione di centrosinistra, Viareggio docet. E ciò avviene perché il settore della nautica è l’unico che crea posti di lavoro, senza che di contro siano necessari milioni di euro di spesa da parte dell’ente pubblico, come invece accade quando si vogliono creare cattedrali nel deserto, esempi di cui la nostra storia recente è piena.

È stato calcolato da varie indagini di istituti di ricerca, che una barca in porto crea dai tre ai quattro posti di lavoro, e con l’indotto, con i sevizi sul territorio, tale cifra si raddoppia. E le amministrazioni di sinistra lo hanno positivamente sperimentato da decenni. Posti di lavoro senza investimenti da parte del Comune: solo la nautica ha fatto di questi miracoli. E il bello è che questi stessi Comuni stanno tutti dandosi da fare per creare infrastrutture portuali per i superyacht, da quando si è diffusa la notizia che, in media, queste navi da diporto lasciano dietro una scia di denaro rappresentato da una decina di mila euro giornalieri per forniture e servizi.

Ma una regola basilare dell’economia ci dice che questo non basta: per sostenere le sue esportazioni un settore produttivo deve poter contare anche sul mercato interno, cosa che manca in Italia, come ha più volte sottolineato l’Ucina, l’associazione degli operatori affiliata a Confindustria. Assurdo sarebbe poi costringere gli utenti, con una politica fiscale punitiva, ad andar per mare in altri paesi limitrofi.

I consumi sono la base del nostro sistema economico, e spingere i cittadini a fare le loro spese all’estero significherebbe perdere non solo l’IVA, che va pagata nel paese dove si acquista il prodotto, ma anche il prelievo fiscale su privati e aziende che altrimenti sarebbero partecipi di quel ricco flusso economico. La richiesta, perciò, è che si guardi con serenità alle barche, senza demagogie, e che si lasci ai privati la possibilità di soddisfare la grande richiesta di posti barca, senza i quali sarebbe impossibile non solo un ulteriore sviluppo della nautica, ma soprattutto accogliere le correnti di diportismo provenienti dalla Mittel Europa, dal Nord scandinavo e ora anche dai paesi dell’Est.

Comprendiamo che in un’ottica elettoralistica non ci sia nulla di meglio che perseguire chi ostenta la sua prosperità, ma nella difficile, drammatica situazione del Paese e con le pressanti richieste di aggiustare i nostri conti pubblici che ci vengono dall’Europa, ogni filone d’oro va gestito con oculatezza e la nautica è un filone d’oro, che abbiamo in casa, che possiamo accrescere richiamando l’utenza europea. Sia a destra sia al centro sia a sinistra abbiamo tanti amici, lo dimostra l’approvazione corale della legge 172.

E oggi la tecnologia riesce anche a farci superare, almeno in gran parte, l’ostilità degli ambientalisti non fondamentalisti. Il nostro petrolio è il turismo, e la nautica ne è una componente importante. Vizzini, Costa, Fiori, D’Alema, Burlando, Treu, Lunardi, Muratori, Germanà, Cutrufo e l’Associazione Parlamentari Amici del Mare e della Nautica hanno già dato, nel tempo, importanti contributi allo sviluppo della nautica. Lo stesso Prof. Prodi, col quale ci siamo incontrati qualche settimana fa, in occasione di un suo giro elettorale nel basso Lazio, che lo ha portato a visitare anche il cantiere Posillipo, ci ha dichiarato – quando gli illustravamo assieme a Gianfranco Rizzardi le potenzialità e la salute del settore – che ne era a conoscenza e ne avrebbe tenuto conto.

La prospettiva che il petrolio raggiunga gli 80 dollari al barile peserà notevolmente anche sulla nautica, che oltre tutto usa derivati del petrolio per costruire le sue barche. Ma i nostri cantieri non puntano sullo stellone d’Italia, ma sulla loro professionalità e inventiva. E le idee sono il più grosso patrimonio del mondo, per chi le ha.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Le novità al 5° Salone Nautico di Venezia
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 240

2
Il nuovo governo e la nautica: Lasciateci lavorare tranquilli
rubrica: Attualità | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 120
3
La Maddalena, il parco è illegale?
rubrica: Attualità | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 122
4
Alfamarine 50
rubrica: Broker & Charter | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 344
5
Alla scoperta della Sicilia
rubrica: Broker & Charter | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 339
6
Catamarani Lagoon
rubrica: Broker & Charter | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 340
7
Charter selezionato
rubrica: Broker & Charter | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 340
8
Cinque terre
rubrica: Broker & Charter | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 345
9
Coste e isole del “mare nostrum”
rubrica: Broker & Charter | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 334
10
Crociere verdi
rubrica: Broker & Charter | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 341
11
Dimensione Mare Yacht Charter
rubrica: Broker & Charter | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 338
12
Due nuovi catamarani Lagoon 440
rubrica: Broker & Charter | annata: 2006 | numero: 529 | pagina: 340

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