Sul numero 664 di Agosto 2017 di Nautica.
IN COPERTINA
Il Sunseeker 66 Manhattan mostra tutta la sua eleganza in rada.
Incendio a bordo
Lo denuncia la statistica degli ultimi anni e lo ricorda la cronaca della bella stagione: il peggior nemico della nave – l’incendio – è letteralmente in agguato. Ma non è colpa né del destino né dell’autocombustione bensì solo dell’utenza più distratta e superficiale.
L’importanza dell’elica
Nello scorso numero abbiamo iniziato a illustrare i parametri che più incidono sulle performance di un’elica, in questo parleremo di altri parametri, spesso noti solo agli addetti ai lavori come la forma e il profilo della pala dell’elica.
A vela con un traliccio
L’albero, “il palo” come lo chiamano gergalmente i velisti regatanti, sempre nuovo, ma altrettanto immutabile. Non per un simpatico e arzillissimo ingegnere aeronautico di 83 anni che propone una soluzione molto interessante.
E Mirate New Zealand
Emirates Team New Zealand stravince 7 a 1 contro gli americani, riporta la Coppa America ad Auckland e fa risorgere Luna Rossa. Cronaca di un successo annunciato, ma non scontato. E adesso si
correrà di nuovo con i monoscafi?
Sardegna:Bosa
La costa occidentale della Sardegna tra Alghero e Oristano, è ancora selvaggia e defilata rispetto a più noti itinerari turistici. E proprio per questo emana un fascino del tutto particola
Luigi Divari, artista veneziano
L’opera di Luigi Divari è preziosa per l’eleganza di un tratto pittorico che riesce a far rivivere davanti ai nostri occhi, con una straordinaria freschezza, immagini di pesci e crostacei. Le sue opere, oltre al loro valore estetico, ci offrono un’importante documentazione etnografica su un mondo che è ormai scomparso.
La costa slovena
Nella parte orientale del Golfo di Trieste si allungano tra Italia e Croazia i 47 chilometri di litorale appartenente alla Slovenia in cui si concentrano bellezza naturali, pittoreschi borghi, invitanti centri ternali ed efficienti marina. Uno splendido territorio lambito dal Mar Adriatico che merita di essere scoperto navigando slow nelle sue acque azzurre.
Su questo numero di “Nautica” svelati pregi e difetti delle seguenti imbarcazioni:
- Italia Yachts 9,98 Club
- Sunseeker Manhattan 66
- Bénéteau Swift Trawler 30
- Boston Whaler 270 Vantage
Anche questo mese “Nautica” propone tutte le sue rubriche dedicate alla nautica e ai diportisti. All’interno della rivista, troverete la rubrica “Una barca per tutti” che, oltre ai piccoli annunci, contiene:
– Il Charter
– Scuole e patenti
– Il Consulente
– L’Usato
– Pagine Blu
– Il Broker.
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L’Editoriale
REGOLE, NON DIVIETI!
Una grande industria chimica aprirà sull’Isola di Ponza, assumendo 8.500 persone. Il turismo, nautico, pregiato, non serve più e ci si sta adoperando per fargli lasciare spazio.
Ovviamente non è vero, ma viene da pensarlo di fronte alle ordinanze sempre più restrittive della Capitaneria, la conseguente politica dei prezzi degli operatori privati (vittime comunque di tasse stellari), il silenzio del Comune. Qui talmente eclatanti da assurgere ad esempio nazionale. Andiamo con ordine. Nella rada antistante il porto di Ponza lo spazio disponibile per l’ancoraggio, già piccolo, è stato dimezzato, motivando con esigenze di manovra del traghetto.
Viene da domandarsi da quale pianeta venga la nave che all’Isola del Giglio compie un’evoluzione completa in una porzione d’acqua della metà. Poi la CP locale ha stabilito che l’ancoraggio residuo è consentito solo dopo le 19,30, negando la possibilità a un poveraccio di sbarcare di giorno (mentre la maggioranza dei diportisti va a fare il bagno).
Sabato 15 luglio scorso siamo stati indirizzati dal personale in divisa bianca “ad ancorare alla rada del Frontone”, completamente aperta ad Est e con una levantata da 25-28 nodi in arrivo! Infine, se anche si riesce a dar fondo, ci si imbatte nell’impossibilità di attracco nel porto per i tender. Non c’è da stupirsi se il ristorante, che dall’altro lato della strada ha in concessione due gradini sull’acqua, ti chiede cinque euro per l’accosto del gommoncino nell’unico possibile punto di sbarco.
Ovviamente si dirà: “l’area andava disciplinata”. Infatti, ma per noi vuol dire amministrata, cioè qualcosa di più alto della politica dei divieti da sceriffo. Se gli aliscafi attraccassero di poppa anziché a murata (magari in un altro punto della banchina). Se fra una motovedetta CP e un’altra non ci fossero cinque metri d’acqua. Se mandassimo rapidamente in disarmo quelle di Polizia e Carabinieri (come vuole la recente L. 124/2015 di cui parliamo in Nautimondo).
Di spazio ce ne sarebbe quanto basta e per l’accosto dei tender è sufficiente adibire un fazzoletto di banchina pubblica per offrire disciplina e servizio. Un’ultima riflessione, dalle Isole Baleari. Dalle 12.00 alle 14.00, quando le barche sono mediamente fuori dagli ormeggi privati, è possibile chiedere di attraccare per fare acqua, rifornimento e usufruire dei servizi, ovviamente a pagamento. Questo dà sicurezza, facilita la fruizione e riduce la congestione. Prima di candidarsi ad amministrare un comune di mare o di assumere un comando, sarebbe utile visitare Palma e dintorni. In dieci anni quelle isole sono diventate il paradiso della nautica, piccola, media grande e super, generando una delle aree con maggiore reddito della Spagna.
Paolo Sonnino Sorisio