Sommario
- Nell’editoriale di Novembre Lucio Petrone si fa portavoce del settore nautico per avanzare una serie di proposte a favore del suo sviluppo e di quello della portualità alternativa. Lo spunto naturalmente è preso dal salone di Genova dove sono stati dibattuti diversi argomenti aventi in comune lo sviluppo del settore. Osservazioni e critiche sull’applicazione della Legge 172/03 e qualche proposta concreta sulle quali impera quella della creazione del Ministero del Mare, distaccando dal Ministero dei Trasporti le direzioni generali che una volta costituivano il Ministero della Marina Mercantile.
- In omaggio per i nostri lettori “NAUTICA GOMMONI”, un allegato interamente dedicato alle imbarcazioni pneumatiche e ricco di informazioni e curiosità.
- Su questo numero di Nautica i nostri lettori troveranno il resoconto delle novità presenti al salone genovese con la descrizione e le schede tecniche. Molti i modelli che gli appassionati potranno acquistare per la prossima stagione e qualche curiosità. Nautica offre ai suoi lettori anche il resoconto degli eventi collaterali al salone più importanti, non solo nuove barche dunque, ma anche una interessante panoramica sullo stato di salute del settore e sul potenziale sviluppo che questo può avere.
- L’Utenza. Franco Bechini ci parla questa volta delle tariffe di ormeggio e del libero mercato. Il nostro Bechini prende spunto dalla mail di un lettore che fa delle osservazioni dure sul tema della “Portualità nel golfo di La Spezia”. L’analisi è come sempre ricca di spunti di riflessione e di osservazioni concrete, terminante con l’invito ai diportisti a rivendicare il diritto di viaggiare liberamente sulle coste nostrane senza doversi sottomettere a richieste esose da parte dei gestori dei marina.
- Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: X-Yachts X-46, Rizzardi CR 63 Top Line, Sagemar Sagene 140 Open, Regal Marine Industries Commodore 3560 Express, Boston Whaler 305 Conquest, Absolute Absolute 25, Century Boat Company Century 3200 Center Console, Cantieri Parisi Ponza 75, Hyblea Mare Hyblea 22 Open, Sessa Marine Key Largo 20.
- Le modifiche per essere più veloci. Per un nodo in più. Chi l’ha detto che la velocità è una questione da regatanti? E che in crociera si debba fare fatica per manovrare la barca? Probabilmente qualcuno che non si è mai trovato con la famiglia in mezzo al mare quando sarebbe stato meglio essere già al riparo in un porto. Ecco, dunque, trucchi e soluzioni per essere più veloci a vela.
- Sotto la lente. Evinrude E-Tec 90. Vediamo quali sono i componenti e come funziona questo fuoribordo, appartenente a una serie costruita basandosi sull’evoluzione del sistema Ficht di iniezione diretta, commercializzata con la sigla E-TEC e destinata a rappresentare il futuro dei motori a due tempi.
- Impianti per aspirazione reflui. Proteggiamo l’ambiente. Dopo anni di incuria e insensibilità nei confronti della natura in generale e del mare in particolare, è giunto il momento di rimboccarci le maniche e trovare delle soluzioni valide per diminuire drasticamente l’impatto ambientale. Ora che anche la Comunità Europea sembra essersi fatta carico del problema, cerchiamo di combattere, iniziando dai porti, il problema dell’inquinamento batteriologico e chimico.
- La costa da Anzio al Volturno. Bella e impossibile. Presentiamo un itinerario percorribile in barca o in auto, magari con il gommone al seguito, lungo la costa che unisce il Lazio alla Campania. Si tratta di un tratto di mare e un immediato entroterra che si caratterizzano per le loro bellezze naturalistiche, storiche e artistiche, dove tuttavia, le possibilità di approdo sono decisamente scarse, e i pochi porti validi sono delle vere e proprie “cattedrali nel deserto”, come purtroppo avviene per gran parte del nostro territorio.
- Navigare necesse est. E Roma divenne “maritima”. Le numerose testimonianze della civiltà romana sul mare sono patrimonio universale unico e tangibile di un millennio di straordinaria storia navale. Le imponenti marine da guerra e commerciale dell’Urbe e l’estesa e acnor oggi visibile rete di porti e approdi, fecero divenire Roma “caput mundi” e il Mediterraneo “mare nostrum”.
- Valencia Louis Vuitton ACT 2 e 3. Rodaggio di sede. È stato uno splendido rodaggio della sede che ospiterà, nel 2007, la prima edizione europea della sfida per la conquista della Coppa America.
- Vela libera. Paolo Venanzangeli ci parla delle regate d’altura, che traggono le loro origini dalla famosa regata del Fastnet. Venanzangeli ci spiega le ragioni per cui tali regate hanno riscosso un successo crescente, che trovano riscontro principalmente nelle numerose possibilità di aggiudicarsi un premio o di battere un record.
- La rubrica dello sport è come sempre ricca di notizie dai campi di regata e dai circuiti di motonautica. In questo numero il resoconto della della XXXVI Barcolana, la regata famosa ormai per essere la più affollata del Mediterraneo, ideata e organizzata dalla Società Velica di Barcola Grignano, che ha riunito quest’anno ben 1.960 barche. Sempre nella rubrica dello sport il resoconto della Swan 45 Gold Cup, la nuova classe monotipo degli Swan 45 che ha radunato una congrua flotta per il suo primo campionato mondiale in acque capresi. L’Europeo Farr 40, la concomitanta con altri eventi analoghi, ha penalizzato la manifestazione che non ha potuto contare sulla solita numerosa flotta. Tra le notizie provenienti dai campi di regata e dallo sport in generale la prima tappa della Global Challenge, il Campionato Nazionale Este24, i mondiali J24, il nazionale Match Race. Nella rubrica “Giri di boa” altre informazioni e curiosità del mondo della nautica sportiva.
- La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci e affronta i seguenti argomenti: il Charter scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.
Editoriale
Per sostenere la piccola nautica e la portualità alternativa
LE RICHIESTE DI NAUTICA
Tutto il mondo politico italiano ha visitato il Nautico di Genova. Tutti vi hanno cercato la loro parte di vetrina, a cominciare dal premier Berlusconi, che con semplicità ad effetto è riuscito, per giudizio unanime, a conquistarsi la platea, come riferiamo nelle pagine successive.
Il risultato commerciale della manifestazione, nonostante i trionfalismi inaugurali, è però ancora sub judice. Le barche si sono vendute, ma non in maniera tale da suscitare entusiasmi. Si prevede un anno di sopravvivenza, come più o meno è stato questo 2004, che peraltro godeva ancora degli ordini degli ultimi due anni precedenti. L’aria è pesante, circolano voci che preoccupano notevolmente gli imprenditori di settore e molti, guardando ai grandi gruppi, ne studiano con attenzione le mosse, chiedendosi se non si siano allargati troppo: è tutto oro ciò che luce?
Essi hanno tirato su l’immagine della nautica italiana, pensate cosa potrebbe accadere se andassero in controtendenza.
Non sappiamo chi abbia interesse a creare un clima di incertezza, ma pensiamo che, a questo punto, i nostri governanti non possano limitarsi a regalarci un Codice della Nautica che non recepisce lo spirito innovativo con cui è stata varata la legge 172/03 da cui deriva. Si sono ottenute novità preziose, ma l’utenza è ancora vittima di interessi nascosti, ma nemmeno tanto, tra le pieghe. Per adeguarsi al momento, sicuramente difficile anche se annunciato, si deve assolutamente pensare a nuovi interventi di carattere politico che risveglino il mercato interno. Ora serve un rilancio della nautica del natante e del relativo turismo nautico, e quindi della portualità alternativa per l’accesso al mare e il rimessaggio delle piccole barche.
Queste le nostre richieste al Governo e al mondo politico.
Chiediamo l’IVA al 10%, quella del turismo, per tutto ciò che nella nautica è turistico:
– tariffe servizi, affitto posti barca, noleggio, brokeraggio, ecc., come richiesto anche nel disegno di Legge del se. Mauro Cutrufo sulla portualità turistica, presentato al Senato il 7 ottobre u.s., che chiede anche l’abolizione dell’ICI sui posti barca;
– acquisto di natanti e motori fino a 40,8 HP (senza patente), in quanto sono mezzi costieri, non iscritti e quindi non di navigazione ma di turismo lungocosta.
Il leasing italiano, varato nel 2002, ha dato frutti immediati e cospicui sull’occupazione e sul ritorno fiscale, notevolmente maggiore rispetto alla percentuale di IVA perduta dal fisco. È stata finalmente una mossa intelligente, i cui notevoli vantaggi sono stati da noi compresi in ritardo, errore che ci ha fatto perdere miliardi di lire per molti anni, a vantaggio dei nostri cugini d’oltralpe. Da tale agevolazione sono restati però esclusi i natanti, ai quali non è stata riconosciuta – sia per i motivi fiscali su cui si basa quel finanziamento, sia per varie altre ragioni note che non staremo a ripetere, come anche la mancanza d’iscrizione nei registri degli uffici marittimi e ciò che ne deriva – la possibilità di navigare in acque internazionali, cioè di navigare veramente e quindi usufruire del leasing. Perciò, se il natante è un mezzo turistico, allora è giusto applicare nei suoi confronti l’IVA normalmente assolta nel settore turistico, quella del 10% e non la normale IVA del 20%. Anche qui, come nel leasing, avremmo un consistente abbattimento dell’IVA, che in questo caso, e non è male, va però alla parte più sociale del mercato, invece che alla fascia di acquirenti più abbienti.
È una richiesta che il settore fa da anni. Tutto ciò che è considerato turistico deve pagare l’IVA del turismo.
Come il leasing italiano, l’IVA del turismo incentiverebbe il mercato e lo Stato incasserebbe molto di più che attualmente. Inoltre si otterrebbe un immediato abbattimento del nero, che c’è sempre, in tutti i settori, quando la tassa è troppo alta. L’incremento del numero dei natanti creerebbe anche nuovi utenti per il futuro acquisto di barche più grandi, un patrimonio generazionale di cui la cantieristica italiana, con produzioni che crescono sempre più in dimensioni, è carente. Più natanti, più posti barca, scivoli, porti a secco, spiagge attrezzate, insomma, portualità alternativa.
Chiediamo a Italia Navigando di dedicarsi in tempi brevi al recupero dell’esistente e alla portualità alternativa, settore quest’ultimo di cui ha dichiarato volersi far promotrice, facendo propria la politica portata avanti da tanti anni, in questo settore, dalla nostra rivista.
Chiediamo a Italia Navigando e perciò a Sviluppo Italia e perciò al Governo, di attrezzare alla nautica i parchi e le riserve marine. Se ne occupi Italia Navigando, per conto del Ministero dell’Ambiente. Se aspettiamo che i parchi e le riserve marine si attrezzino per accogliere il turismo nautico stiamo freschi, aspetteremmo in eterno. Anche perché manca ai gestori la specifica competenza.
Chiediamo al Ministero dei trasporti di incentivare la rottamazione dei vecchi motori, come sta già facendo quello dell’Ambiente, affinché siano sostituiti dagli attuali, ecocompatibili, a due e a quattro tempi, in un regime di libera concorrenza del mercato.
Chiediamo, ancora, al Ministero dei Trasporti, nella sua funzione di suggeritore e difensore degli interessi nazionali, di delineare le linee guida di un progetto pilota regionale che preveda una politica integrata di tutta la portualità, da quella esistente come i porti, da ristrutturare e attrezzare alla nautica, a quella da creare, come gli scivoli e tutte le altre forme di portualità alternativa. Il turismo nautico con barca al seguito è praticato da milioni di appassionati europei, che in Italia devono però trovare la possibilità diffusa dell’accesso al mare: strade, parcheggi, scivoli, mezzi di movimentazione e sollevamento, insilamenti ecc. Ogni regione deve partire da un progetto di portualità di questo tipo, che poi sarà libera, come suo diritto, di inserire nel territorio con proprie scelte e ubicazioni. In tali normative sia nella proposta Cutrufo sia nelle regionali va inserito l’obbligo di legge di creare nelle nuove e vecchie darsene o approdi gli spazi infrastrutturali e gli ausili che devono consentire ai diversamente abili di praticare le attività nautiche, sportive e di tempo libero, come un qualsiasi normodotato. Deve essere un obbligo non un’opzione.
L’insieme di tali iniziative darà sicuramente copiosi frutti. Com’è stato detto a Genova: “questo è il nostro petrolio”.
Chiediamo ai costruttori e all’Ucina barche più ecocompatibili e natanti inaffondabili, utilizzando nuovi materiali e nuove soluzioni tecniche.
Chiediamo alla Commissione europea una normativa unica per la navigazione da diporto in mare e nelle acque interne e una patente comunitaria, così da facilitare gli scambi e l’uso delle unità da diporto in tutti i 25 paesi dell’UE.
È un obiettivo di grande importanza che solleciteremo anche con le altre tre edizioni europee di “Nautica”.
Un ultimo punto: chiediamo, infine, anche in progetto di eventuali rimpasti ministeriali, che sia presa in considerazione la vecchia proposta, non solo di “Nautica”, di istituire il Ministero del Mare, distaccando dal Ministero dei Trasporti le direzioni generali che una volta costituivano il Ministero della Marina Mercantile.
Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl
Indice articoli presenti in questo numero
1
Pontili Martini Marinas ad Ameglia
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 270
2
Porto turistico di Lavagna
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 270
3
Per sostenere la piccola nautica e la portualità alternativa: Le richieste di “Nautica”
rubrica: Attualità | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 100
4
Approdo di riflessione
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 378
5
I vantaggi del noleggio
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 364
6
Nuovo catamarano Moorings 4000
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 366
7
Proposte West Coast
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 366
8
Impianti per aspirazione reflui: Proteggiamo l’ambiente
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 192
9
Le modifiche per essere più veloci: Per un nodo in più
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 178
10
Sotto la lente: Evinrude E-Tec 90
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 188
11
Accordo Itama-Pershing
rubrica: Giri di bussola | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 268
12
Arexons Bostik: superchiodo per interni
rubrica: Giri di bussola | annata: 2004 | numero: 511 | pagina: 264