Sommario
- Nell’editoriale di giugno Lucio Petrone ci parla del consueto incontro annuale denominato Satec e organizzato dall’UCINA, nel corso del quale anche per questa ultima edizione, si sono affrontati i temi più rilevanti per lo sviluppo della nautica nel nostro paese. Purtroppo non tutto è andato come auspicato dai più appassionati, in quanto situazioni estranee ai problemi del nostro settore e qualche disattenzione hanno fatto ritenere al nostro editorialista il Satec 2004 “Un’altra opportunità persa”.
- L’Utenza. Franco Bechini sul numero di giugno ci propone un tema a tutti molto caro: “Portualità e tempo libero, il resto sono chiacchiere”. La portualità lungo le coste italiane da Trieste a Portorosa in Sicilia, sono oggetto di un costante monitoraggio da parte del nostro Bechini, il quale riporta in tempo reale lo stato della portualità nazionale e i suoi sviluppi. Ancora una volta il Bechini ci propone l’annoso problema delle strutture a terra, posti auto in prossimità degli approdi, porti a secco etc., il tutto partendo dal tempo a disposizione che ogni appassionato può avere per andare in barca, per stimolare l’attenzione dei nostri lettori verso un concetto semplice ma sicuramente efficace: il rapporto tra portualità e tempo libero.
- Free Life’s Log. Il diario del nostro inviato tra i vagabondi del mare. Silvio Dell’Accio, attualmente in sosta in Sicilia, ci racconta le sue avventure e i piccoli ma fondamentali lavori che deve eseguire a bordo di “Free Life” quotidianamente. Incontri, saluti, racconti di navigazione e tante piccole ma preziose astuzie per la manutenzione della barca, tutto questo è presente in ogni puntata di Free Life’s Log.
- In edicola e in libreria l’edizione 2004 di “Pagine Azzurre”, il portolani dei mari italiani, Corsica, Costa Azzurra, Slovenia e Croazia da portare sempre in barca con sé. Su Nautica di giugno i nostri lettori potranno trovare un’attenta recensione dell’ultima edizione di “Pagine Azzurre”, spiegata da chi ogni anno ne cura l’aggiornamento.
- Confronto all’americana. Maxi natanti a vela. Alla sbarra, quattro nuovi sloop al limite della categoria non soggetta a immatricolazione. Ancora una volta non c’è un vincitore, ma soltanto una barca che, più delle altre, può soddisfare le nostre specifiche esigenze.
- La nuova cartografia. Il sistema geodetico. La cartografia tradizionale (quella di carta), prodotta dall’Istituto Idrografico della Marina Militare di Genova sta subendo un cambiamento forse poco evidente ma sostanziale, che deve essere ben chiaro a tutti coloro che usano tali carte, soprattutto se per determinare la posizione si impiega un ricevitore GPS.
- Proteggere esterni e interni della barca. Gli ultimi ritocchi prima dell’estate. Secondo il vecchio adagio “prevenire è meglio che curare”, prima di partire per le ferie estive, proteggiamo i legni e le superfici plastice dell’interno della nostra barca (e non solo), secondo alcuni consigli maturati sul campo e personalmente provati dall’autore.
- “Fai da te”. Rivestire col teak. I caldi toni della preziosa essenza esotica finiscono, molto spesso, col far nascere la tentazione di arricchire esteticamente la nostra barca, soprattutto nella parte più in mostra: la coperta. Anche a livello hbbistico si può tentare l’avventura, magari cominciando con piccole superfici. Vediamo insieme i dettagli di una trasformazione resa particolarmente facile da un’apporopriata scelta dei materiali e dalla soluzione operativa adottata.
- Navigare lungo il Lot e la Dordogna. Dopo anni di duro lavoro è stata ripristinata l’antica via d’acqua che unisce il cuore della Francia al grande delta della Gironda. Un’opera che consente di navigare lungo questi fiumi e ammirare paesaggi ricchi di bellezze artistiche e naturali.
- In barca con l’inviato di Nautica. A bordo di “Free Life”. In molti hanno chiesto all’autore e inviato tra i mari di Nautica, di mostrare meglio gli interni della barca, per sentirsi più facilmente a bordo con lui, quando leggono il suo diario on line, in tempo reale, su www.nautica.it/freelife o sulla rubrica “Free Life’s log”, e anche a Silvio dell’Accio piace “sentire” la presenza di chi lo segue e, nei momenti difficili, questo lo aiuta molto.
- Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: Fratelli Marchi Sloop Marchi 168, Fipa Italiana Yachts Maiora 23, Bavaria Yachtbau Bavaria 37, Linssen Yachts Linssen 380 Aft Cabin, Regal Marine Industries Commodore 3060 Express, Quicksilver Commander 630 WA
- Migliorare il raddrizzamento. L’albero stagno. La stabilità di uno scafo dipende in massima parte dalla sua forma di carena e dal posizionamento della zavorra presente a bordo. Tuttavia, anche i migliori progetti, in condizioni meteomarine particolarmente avverse, nonostante la bravura degli skipper che li governano, possono incorrere in pericolosi capovolgimenti sino ad arrivare alla terribile “scuffiata”. Vediamo come sia possibile, mediante l’utilizzo di un albero stagno, aumentare il momento raddrizzante della barca.
- Audi Star World Championship. Dieci uomini d’oro. I più bei nomi della vela mondiale, tra cui ben dieci già dotati della stella d’oro degli iridati, si sono contesi il titolo mondiale della più tradizionale classe olimpica.
- Museo marittimo di Barcellona. La grande avventura del mare. Più che un giro tra le sale di un museo per ammirare reperti di varie epoche, che a volte, seppur interessanti, risultano essere una fredda raccolta di oggetti del passato, una visita al museo catalano è un vero e proprio excursus attraverso i secoli, per comprendere quale sia l’intimo legame che unisce l’uomo al mare sin dai primordi della civiltà.
- L’arcipelago delle Egadi. Tropici siciliani. Circondate da acque che per numero di specie presenti sono tra le più ricchie di tutto il Meiterraneo, tanto che dal 27 dicembre 1991 sono state dichiarate Riserva Naturale Orientata, le Egadi, grazie alla loro morfologia, possiedono un fascino tutto particolare, fatto di paesaggi mozzafiato, grotte di incomparabile bellezza e fondali paragonabili a quelli tropicali.
- Da Antalya a Kekova. La mia Turchia. Uno degli angoli più suggestivi del Mediterraneo, con le sue acque cristalline, coste ancora integre, villaggi e città a misura d’uomo e una storia talmente antica da perdersi negli albori della civiltà. Questa è la Turchia, una meta che gli amanti del mare, delle bellezze naturali e archeologiche non possono assolutamente mancare.
- Vela libera. Paolo Venanzangeli ci racconta dell’incontro tra Russel Coutts, attualmente il campione più rappresentativo del mondo, e i ragazzi della scuola di vela dell’isola d’Elba. Complice la 555 FIV, la nuova deriva d’iniziazione collettiva, fortemente voluta dalla Federazione Italiana Vela.
- La rubrica dello sport è dedicata alla Roma per 2 – per tutti, la classica dell’altura mediterranea è stata funestata da un tragico incidente che ha prostrato organizzatori e concorrenti. Sempre sulla rubrica dello sport, la terza Toscana Elba Cup – Trofeo Locman, svoltasi nella magnifica baia di Porto Azzurro, con spettacolari match race fra i più grandi timonieri del mondo che hanno tenuto con il fiato sospeso il pubblico radunatosi sul lungomare.
- Ancora nella rubrica dedicata allo sport il resoconto del XXI Trofeo Accademia Navale e Città di Livorno, un grande successo largamente dimostrato dai numeri dei partecipanti, in acqua e fuori.
- Nella rubrica Giri di Boa, dedicata alle notizie del mondo dello sport si parla del record al Trofeo Jules Verne, il Garda Trentino ISAF, il Garda Trentino European, la Volvo Cup di Torbole, il 23° Trofeo Mauro Mancini, Teamtris Velainsieme, la Bavaria Sail, 2° Trofeo la Fuga Sail, 18FT Velamareskiff Cup, la 100 Vele, lo Snipe World Masters, l’Halbberg Rassy Fun Regatta e il trofeo Challenge Opa Marine.
- La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.
Editoriale
Satec Ucina a Santa Margherita
UN’ALTRA OPPORTUNITA’ PERSA
La ripresa economica è partita negli USA e qualche accenno se ne coglie anche in Europa, ma, col perdurare della crisi irakena e col prezzo del petrolio alle stelle, ogni tipo di compravendita stenta e, quindi, anche quella delle barche.
Il momento non è dei migliori tuttavia, tra poco, l’andar per mare darà al vasto popolo dei diportisti quella pausa ristoratrice che consente di poter affrontare meglio i molti problemi quotidiani.
Il mercato è ancora fermo, anche se, per chi ne ha la disponibilità economica, è consigliabile comprare oggi quello che in un domani, almeno prossimo, costerà sicuramente più caro. L’Ucina ha iniziato una campagna di promozione per la barca popolare, affermando che sono numerose le piccole unità alla portata di molte borse. E analizzando il nostro “Annuario della Nautica” ciò è anche vero, sempre che si voglia la barca per passione e non come “status symbol”.
Proprio la nautica popolare è però in crisi ormai da anni e non perché tra nuovo e usato non ci sia la possibilità di comprare una “barchetta”, ma perché nell’immaginario collettivo la “barchetta” è già uno scafo almeno semicabinato di sei, sette metri. Sono i costumi che cambiano e l’innovazione costruttiva si deve adeguare, ma, spesso, tale crescita non è conciliabile con le possibilità di chi vive di stipendio, anche se discreto.
Ci sono, tuttavia, l’usato e ora il leasing – francese o italiano che sia – a dare una mano. Con tale facilitazione, molti preferiscono acquistare il nuovo e attualmente quasi tutto il venduto marcia con quest’agevolazione finanziaria. Ma il leasing, com’è noto, è vantaggioso per le unità che possono navigare anche fuori delle acque territoriali, che perciò hanno una certa dimensione e un certo valore.
E ci sta benissimo, ma ora, visto che si sono risolti i problemi dei superyacht, occorre una nuova volontà politica per agevolare l’acquisto delle piccole barche, in virtù della loro valenza sociale, un tema che non è stato in questi anni adeguatamente valorizzato. Accanto alla nautica del lusso, esiste anche la nautica per tutti, già importante in Italia con circa ottocentomila natanti, ma con potenzialità di sviluppo grandissime, purché vi si pensi.
E il discorso passa immediatamente sulla portualità turistica, che proprio nella sede del Satec, andava affrontato con gli esponenti politici nazionali e regionali che hanno già presentato o stanno per presentare, in questi giorni, disegni di legge in materia. C’è una mancanza di infrastrutture che ci attanaglia da decenni e rende la disponibilità di un posto barca problematica oltre che onerosa. Le Regioni, se veramente vogliono ricavare utilità dal settore devono programmare una politica per la nautica da diporto che non miri solo alla costruzione di nuovi approdi, ma parta appunto dallo sviluppo della nautica per tutti. Occorre volontà politica “bipartisan” per creare una rete di portualità basata su adeguato ed economico accesso al mare, su strade, parcheggi, scivoli, spiagge attrezzate, campi boe d’ormeggio ecc.
Insomma, ci si deve render conto che per richiamare correnti di turismo nautico nazionali e internazionali è necessario dar ampio spazio alla portualità alternativa, in maniera che integri e calmieri quella dei porti turistici. E i porti non per migliaia di unità, ma piccole strutture, a poca distanza l’una dall’altra, con alcune centinaia di posti barca, ben integrati nel territorio e nei “waterfront” cittadini (per vivere tutto l’anno). Nel rispetto delle norme ambientali, preziose per il nostro domani, specialmente nautico.
E su questi argomenti, che sono la chiave del futuro del settore, avremmo voluto veder impostato il Satec. Specie con l’intervento del collega Bruno Vespa, che poteva tirar fuori umori e desideri del settore. Invece Ucina ha preferito confermare una logora passerella, per qualche invitato solo autocelebrativa, quando da parte di qualcuno, sarebbe stata più consigliabile l’autocritica.
Si era iniziato bene, ma considerata la presenza in sala di tanti capaci operatori qualche suggerimento è stato anche offensivo per i presenti.
Sicuramente buona, in partenza l’idea di Vitelli, che ragiona in grande e punta in alto – a proposito, congratulazioni vivissime di “Nautica” per la riconferma biennale al vertice di Ucina – ma perché vanificarla di contenuti rinviando un eventuale dibattito al pomeriggio, quando c’è un auditorio diverso? Dove sta il confronto con i media? Dove sta il confronto con gli amministratori? Nel parlarsi addosso, nel magnificare ognuno il proprio ruolo?
Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl
Indice articoli presenti in questo numero
1
Satec Ucina a Santa Margherita: Un’altra opportunità persa
rubrica: Attualità | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 102
2
Citroen C3 XTR City SUV: “Urban Commuter”
rubrica: Autonautica | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 222
3
Biologia degli squali
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 312
4
Charter nel Golfo di Napoli: Le isole dai mille colori
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 310
5
Cortesia e professionalità
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 324
6
L’estate 2004 di Jonas
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 309
7
Nuova compagnia delle Eolie
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 312
8
Turisti per scienza
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 312
9
Turistica Il Gabbiano
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 309
10
Waypoint con cambusa on line
rubrica: Broker & Charter | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 312
11
Confronto all’americana: Maxi natanti a vela
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 106
12
Fai da te: Rivestire col teak
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2004 | numero: 506 | pagina: 120