Sommario

  • Nell’editoriale del numero di ottobre, Lucio Petrone ci introduce al Salone di Genova, il momento della verità per il settore nautico. L’editorialista di Nautica ci offre un’analisi sull’andamento del mercato e ci propone delle riflessioni sulle aspettative delle aziende del settore per il prossimo anno. Genova dovrebbe essere la cartina tornasole delle iniziative a favore del settore maturate nel corso dell’ultimo anno, ma ciò nonostante, Lucio Petrone invita le regioni a prendere coscienza della necessità di nuove infrastrutture e della concorrenza dei paesi vicini come Francia e Dalmazia.
  • L’Utenza. L’attenzione di Franco Bechini questa volta si sofferma sulle manutenzioni, e sulla necessità di osservare alcune regole per evitare di trasformare un’amorevole attenzione in un momento ad alto rischio per la propria incolumità. Per chiarire quali sono i rischi ai quali si può andare incontro, il Bechini racconta un’esperienza personale per concludere dicendo a tutti noi che far da sé va bene, ma far troppo fa male.
  • Sul numero di Nautica di ottobre i nostri lettori troveranno l’anteprima di tutte le novità esposte al Salone di Genova, con schede tecniche e descrizioni di ogni singolo modello di barca, motore o accessorio. Inoltre, sulle pagine dedicate all’esposizione genovese, troverete la pianta della fiera con l’indice completo degli espositori e la loro ubicazione.
  • Acquistare la barca. Budget. Corradino Corbò ci invita a guardarci nelle tasche per stabilire quanto siamo disposti a spendere, per poi affrontare l’acquisto della barca con un pizzico di sana furbizia cercando di sfruttare al meglio il nostro denaro.
  • Quanto costa diventare armatore? Autunno, tempo di saloni e di sogni che spesso si concretizzano. Nautica vi offre una miniguida all’acquisto della barca: dal leasing alle trappole dei contratti di acquisto, dagli adempimenti di legge alle dotazioni di sicurezza, dagli accessori all’ormeggio.
  • Il 26° Festiva de la Plaisance di Cannes. Un’atmosfera positiva. Su Nautica di ottobre i nostri lettori troveranno il resoconto del salone di Cannes, dove molte novità sono state presentate dai cantieri di tutto il mondo e in particolare da quelli nostrani sia nel settore del motore sia in quello della vela.
  • Campionato Italiano IMS. La guerra del Golffo. In un campionato inaspettatamente rallegrato da vento sostenuto, il golfo di Trieste è stato assoluto protagonista, soprattutto per la presenza, al timone e alle manovre delle barche protagoniste, di velisti nati nelle sue acque.
  • Le grandi regate. Il fascino discreto dell’altura. Sempre più numerose le regate che consentono a un nutrito gruppo di velisti di cimentarsi in lunghi e appassionanti duelli su tutti i mari del mondo. In questo articolo Paolo Venanzangeli ci parla delle principali regate transoceaniche e dei loro protagonisti.
  • L’inviato di “Nautica” tra i vagabondi del mare. In barca a tempo pieno. Il nostro collaboratore parte dal Salone di Genova per il suo secondo giro del mondo, iniziando da Israele e dai Paesi Arabi del Mediterraneo, per solidarietà con quei popoli e come ambasciatore di “Peter Pan” e ci racconterà degli avvenimenti e degli incontri.
  • Sotto la lente. Tohatsu 40 Supra. Dopo un travaglio di diversi anni, tohatsu ha partorito un sistema di iniezione diretta che ha potuto equipaggiare un due tempi di bassa potenza: il 40 Supra, l’unico fuoribordo senza patente in regola con le future normative.
  • Rivoluzione nelle attrezzature di coperta. Verricelli a motore. Per affrontare tranquillamente una lunga crociera in barca a vela, anche con equipaggi ridotti e in assenza dei “superman” della vela agonistica, è sufficiente dotare la barca di verricelli motorizzati, in grado di assolvere i compiti più gravosi, risparmiandoci inumane fatiche e rendendo più piacevole la nostra crociera.
  • Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: Bavaria Yachts Bavaria 49, Hatteras Yachts Hatteras 54 Convertible, Raffaelli Compass, Gobbi Atlantis 47, Sealine Sealine S38, C.N. Calafuria Calafuria 30′ Cabin, Cantieri Mimì Libeccio 31.
  • Le storie dei grandi porti: Marsiglia. I 2.600 anni di Massalia. Dopo oltre ventisei secoli dalla sua fondazione, ad opra di marinai focesi alla ricerca di nuove terre da colonizzare, ed aver attraversato il corso della storia con alterne fortune, Marsiglia, grazie al suo porto, ampio, ben attrezzato e dotato di tutte le infrastrutture necessarie, e ai venti che spirano regolari e costanti, è una delle quattro città ancora in lizza per ospitare la prossima edizione della Coppa America, la prima che forse si svolgerà nelle acque del Mediterraneo.
  • I gozzi da competizione della Liguria. Sfide senza tempo. Per la scarsità di strade di collegamento tra i ventri centri abitati della Liguria, nel corso dei secoli i gozzi sono stati utilizzati, oltre che per la pesca, per trasportare persone e merci lungo tutte le coste. Nel corso dell’Ottocento, con la nascita di una valida rete stradale, questi particolarissimi gozzi hanno man mano perso le loro cartatteristiche di “automobili del mare”, per divenire i protagonisti di avvincenti e combattutissime gare remiere tra i rioni genovesi e tra i paesi della Riviera.
  • Nautica è andata alla scoperta dell’arcipelago indonesiano: Walea, il paradiso perduto. L’isola dei coralli. Alla scoperta di un’isola da favola nell’arcipelago delle Togian, sconosciuto ai più e fuori dalle abituali mete turistiche, caratterizzato da lussureggianti foreste di mangrovie e da coralli di ogni tipo e colore.
  • Nella rubrica Vela Libera, Paolo Venanzangeli ci parla della città di Trieste, della sua storia, dei numerosi velisti che provengono da quell’area e delle tante regate che ogni anno si disputano nello specchio d’acqua antistante la città, ma anche dell’amore per questo sport che il pubblico triestino mostra in ogni occasione.
  • Paolo Venanzangeli ci propone il resoconto delle seguenti regate: XXII Copa del Rey Agua Brava, Maxi Yacht Rolex Cup, Campionato del Mondo di Match Race, 25° Campionato Mondiale J24, la Coppa Prima Vela e la Coppa del Presidente, la 53a edizione della Centomiglia, Carthago Dilecta Est, Primatist Trophy 2003, Campionato Europeo Farr 40, Route du Ponant, il Fastnet e la prima tappa della Transat 6.50.
  • La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: il charter: agenzie e proposte di noleggio e itinerario in barca scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.

Editoriale

In un Nautico sempre più affollato e ricco di novità

L’APPEAL MONDIALE DELLA NAUTICA ITALIANA

Il Salone di Genova per il settore nautico è un pò, com’è noto, il momento della verità. Il giudizio dei dealer, dei broker, e quello inappellabile del pubblico possono decretare successi e insuccessi, determinanti per il futuro di costruttori e commercianti. Il recente passato, ricco di soddisfazioni per tutti, ha spinto molte aziende a investire in nuove infrastrutture, altri padiglioni e attrezzature, che ora esigono però buoni affari per andare avanti.
Tra breve, infatti, la potenziata capacità produttiva, un pò in tutte le fasce di unità, consentirà di immettere sul mercato un maggior numero di scafi, dando luogo, è evidente, a una più accesa concorrenza sia a livello nazionale che internazionale. La lotta si concentrerà sul prezzo, sempre determinante, salvo quando l’acquirente, per sua esigenza, non lo considera tale. Ma quanto costeranno le barche nuove del 2004? Lo scopriremo al Salone, sperando che il fenomeno inflattivo ingenerato dall’euro sia contenuto e non vi siano spinte di tipo mafioso come quelle segnalate dal procuratore antimafia Vigna per il mercato degli ortofrutticoli. Da qualche tempo c’è troppo denaro di origine incerta che trova collocazione nella nautica e dal quale il settore, che si è conquistato spazi e meriti col sudore e serietà dei rapporti, deve assolutamente difendersi.

Per quanto riguarda l’annata che si conclude, essa è stata complessivamente positiva per il mercato italiano, ma deludente, invece, sul fronte delle esportazioni in Francia e Germania e anche in America e in genere nei paesi dalle economie in crisi. C’è un pò di fermento verso l’Est europeo che sbocca su Slovenia e Croazia, ma l’interesse si rivolge sempre verso barche di un certo valore, di una certa dimensione. I miliardari, infatti, come tutti sanno, non sono mai in crisi. Anzi è proprio nei periodi per gli altri difficili che guadagnano di più. Ciò spiega perché il mercato dei superyacht continui a tirare, anche se in maniera più riflessiva.

Il fenomeno, in atto da qualche anno, ha trascinato verso l’alto le dimensioni delle barche da diporto, un pò in tutto il mondo. Negli anni Sessanta, come tutti gli appassionati ricordano, un dodici metri era un’ammiraglia, un diciotto metri Baglietto era una corazzata militare. Oggi, invece, parliamo di navi da diporto al di sopra dei 30-35 metri, fino a 70 e più

Logicamente tutti vogliono inserirsi proprio in quel mercato, che però richiede infrastrutture e attrezzature alla portata di poche aziende, in genere quelle riunite in holding, che si danno battaglia a colpi di acquisizioni. Gli altri sono costretti in genere a fermarsi a barche da 20-24 metri, al limite normativo delle imbarcazioni. Per questo, anche su tali dimensioni si è avuto un notevole incremento delle costruzioni. E le barchette? si chiederà qualcuno. È la fascia di mercato che, secondo stima Ucina, risente maggiormente della crisi economica.

In questi anni, tranne poche eccezioni, i grandi cantieri hanno abbandonato la costruzione delle barchette e gli importatori che hanno cercato di sostituirli hanno sempre fallito. Non c’è, neanche attualmente, una richiesta di mercato. Potrebbe manifestarsi, invece, nuovamente la concorrenza americana sui semicabinati medio-piccoli. Oggi, però, i costruttori italiani sono più preparati di una volta, quando si richiedevano addirittura dazi protezionistici. I nostri offrono ora un prodotto di qualità più arduo da battere, che specialmente sul mercato europeo ha conquistato una vasta clientela.

Non dovrebbero aprirsi prospettive favorevoli all’importazione di barche medio-grandi o grandi dagli Usa, anche se favorite dal deprezzamento del dollaro. In genere, non soddisfano il gusto europeo, se non per strette categorie di appassionati e prevalentemente nel settore degli offshore da pesca e simili.

È evidente, perciò, che tutti sperano in una ripresa generale dell’economia di Eurolandia e degli Usa e, quindi, in una ripartenza importante del settore su diversi mercati. Ma ci sarà questa ripresa?

Come si dice, ci vorrebbe la palla di vetro.

Noi possiamo solo constatare che il recentissimo Festival de la Plaisance di Cannes ha registrato vasto interesse e qualche affare. Non crediamo che ciò possa bastare per ipotizzare una buona stagione, ma ha dato comunque l’impressione di un mercato interessato e attento, che se supera o non tiene conto (è accaduto spesso) dei condizionamenti politici ed economici nazionali e mondiali, potrebbe ulteriormente accrescere il numero dei naviganti per diporto. Certo, dopo la splendida stagione meteorologica di quest’anno, ricca di soddisfazioni crocieristiche per armatori e loro ospiti, c’è tanta voglia di barca.

Ora, perciò, tutti guardano a Genova nell’auspicio di una risposta quanto meno accettabile per la produzione 2004. Dovrebbe dare un positivo contributo anche il leasing italiano e il mercato interno, perciò, dovrebbe crescere anche statisticamente, recuperando una parte di fatturato che attraverso il leasing francese risultava tra le esportazioni.

Peserà ancora molto negativamente, invece, la carenza di posti barca. Se non si ricomincia a costruirli, quelli che possono andranno a far base in porti esteri del Mediterraneo e specialmente in Costa Azzurra, Corsica e Dalmazia. Gran parte degli altri rinuncerà alla barca e sarà anche utopistico sperare in correnti di turismo nautico verso le nostre coste. Ora abbiamo la nuova normativa tanto attesa, ma nessuna legge ci farà recuperare tale handicap infrastrutturale. Care Regioni, sveglia!

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
In un nautico sempre più affollato e ricco de novità: L’appeal mondiale della nautica italiana
rubrica: Attualità | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 196

2
L’inviato di “Nautica” tra i vagabondi del mare: In barca a tempo pieno
rubrica: Attualità | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 238
3
Citroën Berlingo Multispace: La praticità fatta auto
rubrica: Autonautica | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 316
4
La borsa dell’usato: I prezzi dell’usato
rubrica: Borsa nautica | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 517
5
Charter alle Maldive: Le bianche perle indiane
rubrica: Broker & Charter | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 502
6
Crociere sub Nosytour
rubrica: Broker & Charter | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 504
7
Il fascino della storia
rubrica: Broker & Charter | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 504
8
Maratticus in Mar Rosso
rubrica: Broker & Charter | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 505
9
Acquistare la barca: Budget
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 206
10
Quanto costa diventare armatore?: Mi faccio la barca
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 210
11
Rivoluzione nelle attrezzature da coperta: Verricelli a motore
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 244
12
Sotto la lente: Tohatsu 40 Supra
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2003 | numero: 498 | pagina: 242

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