IL MESSAGGIO DI CARLO AZEGLIO CIAMPI
La pubblicazione del numero 500 della vostra rivista testimonia il ruolo della comunicazione nella divulgazione delle realtà imprenditoriali della nautica, in un mercato aperto e globalizzato. La cantieristica italiana, grazie ad una linea di prodotti capace di coniugare con successo creatività, stile, sicurezza e continua innovazione tecnologica, rappresenta un settore di punta della nostra economia. Con questa consapevolezza il Presidente della Repubblica esprime al Direttore, all’Editore e alla Redazione della Rivista un augurio di buon lavoro, cui unisco il mio personale.
Gaetano Gifuni Segretario Generale Presidenza Repubblica
IL SALUTO DI PAOLO VITELLI
500 numeri pubblicati. 500 edizioni ricche di informazioni, valutazioni, motivazioni, giudizi che sicuramente hanno avuto un’enorme importanza nel far crescere e maturare la cultura e la passione nautica in Italia. Grazie, Nautica. Grazie perché quand’ero ragazzo, animato dalla grande passione per le barche, Nautica era il mio vangelo; imparavo a memoria le caratteristiche e le peculiarità di tutte le barche perché il racconto delle crociere di Mancini sul Piviere o le avventure di Yachting Camping mi facevano sognare possibili grandiose avventure. Grazie perché, per dirla in estrema sintesi, Nautica mi ha rafforzato la grande passione per le barche e mi ha stimolato verso quell’avventura imprenditoriale che mi ha portato lontano. Lo stesso grazie, sono sicuro, lo diranno tutti gli utenti, lettori che hanno avuto a disposizione un eccellente strumento di informazione e di selezione, ma anche perché sono stati protetti e difesi dagli eccessi di uno Stato non solo negativo per tanti anni verso il nostro settore, ma anche inquisitivo e talvolta aggressivo verso i proprietari di barche. Grazie, infine, perché se questo Stato oggi è cambiato ed è diventato amico del diportismo lo dobbiamo anche a te, cara Nautica!
Paolo Vitelli ( Presidente UCINA )
IL SALUTO DI SERGIO GAIBISSO
Nautica 500, un traguardo che arriva dopo una navigazione lunga oltre 40 anni nel difficile mare dell’editoria nautica, una meta di grande prestigio per l’editoria italiana, specie per una rivista di settore così legata alle mode e che invece, con il costante impegno e la grande professionalità di Nautica, ha raggiunto una continuità di gradimento del pubblico davvero fenomenale e sorprendente nel mondo della nautica. 500 numeri, più di quaranta anni di pubblicazioni, in cui la vela, nostro comune interesse, ha avuto con i suoi problemi non solo sportivi il suo spazio privilegiato. Nautica ha, sin dall’inizio della sua storia, ricoperto un ruolo di fondamentale importanza nella diffusione dello sport di base ed ha anche contribuito ad accrescere l’amore degli italiani per la vela di tutti i giorni, ma anche per quella agonistica che è la base dell’attività della nostra Federazione, grazie agli splendidi servizi tecnici che ne hanno approfondito l’evoluzione e con grandi servizi fotografici che ne hanno esaltato l’indubbia spettacolarità. 500 è un grande traguardo per tutti, direttori, giornalisti, inviati, redattori e fotografi ed averlo raggiunto in “pole position”, confermando da anni il giusto ruolo di leader del settore, lo è ancora di più. I nostri personali complimenti a tutto lo staff di Nautica, passato e presente, sono veramente doverosi per i successi ottenuti ma vogliono anche essere di incitamento a progredire su questa strada. Il numero 499 ha avuto in copertina uno dei nostri giovani equipaggi vincitori di un campionato del mondo: una gratificazione per i nostri atleti ma anche la segreta speranza di vedere tante altre copertine con altrettante splendide vittorie della vela azzurra. Complimenti e auguri.
Sergio Gaibisso ( Presidente della Federazione Italiana Vela )
NAUTICA RIVISTA EUROPEA
500 numeri di “Nautica” rappresentano una vita dedicata alla vostra rivista, a voi utenti, un beneficio per l’intero settore. Ma gli anni sono volati, per la passione stessa con cui abbiamo, noi tutti, dal ’63 a oggi, svolto il nostro lavoro. Tranne l’editore Mario Sonnino Sorisio e il sottoscritto, c’è stato via via un ricambio, ottimi professionisti hanno preso il posto di quelli, altrettanto ottimi, che per varie ragioni ci hanno lasciato.
Attualmente si è selezionato un gruppo di redattori, grafici, amministrativi, agenti di produzione pubblicitaria eccellenti sotto il profilo umano e di lavoro. Ora c’è un gruppo di giovani che assicurerà la continuità, speriamo per un periodo altrettanto lungo. La casa editrice e la rivista sono cresciute in importanza e prestigio. “Nautica”, libera da condizionamenti politici e finanziari, prosegue comunque nella sua funzione di informazione e stimolo.
Lo scorso gennaio 2003 abbiamo editato il supplemento “Superyacht”, dedicato alle grandi navi da diporto, lo scorso novembre abbiamo dato vita, in collaborazione con un editore di Spalato, all’edizione croata della rivista, che si aggiunge all’edizione greca, già attiva da molti anni.
Il prossimo gennaio, al Salone di Düsseldorf, lanceremo l’edizione tedesca di “Nautica”, in collaborazione di un editore di Stoccarda, e l’edizione internazionale, in inglese, di Superyacht (30 mila copie), che sarà diffusa sul mercato internazionale, mentre continuerà l’edizione italiana allegata alle cinquantamila copie di “Nautica”.
Con queste ulteriori testate siamo di fatto la rivista europea della nautica. Sicuramente qualcuno ci copierà, è il nostro destino, ma sarà la molla per migliorarci ed espanderci ulteriormente.
Per le prossime mosse politiche, attendiamo i decreti attuativi della legge 172/03 e di essere consultati, come promesso dal ministro Lunardi, dal viceministro Tassone e dal sottosegretario Mammola al Nautico di Genova, prima che i suddetti provvedimenti siano promulgati. Ma già abbiamo individuato l’argomento delle prossime richieste.
Ora vorremmo che da obbligatrie le dotazioni di sicurezza divenissero “consigliate”, eliminado di colpo tutti gli inconvenienti, anche per le CP, dei controlli a mare. Vorremmo anche un maggior controllo sugli autogonfiabili e sulla loro revisione e, perché no, anche dei test delle Capitanerie sui giubbotti di salvataggio attualmente in commercio, come un’indagine sulle certificazioni facili consentite, di fatto, dai troppi enti certificatori abilitati in Europa.
Vorremmo anche capire quel che succederà nella portualità turistica. Ministero delle infrastrutture, 100 porti promessi da Berlusconi, attività di Italia Navigando, contributo che può dare l’Ucina sul progetto, attenzione delle Regioni al problema: tutto bene purché si abbiano i porti turistici indispensabili al prevedibile sviluppo della nautica. Poiché siamo al di sopra della mischia e abbiamo una tribuna dell’importanza di “Nautica” saremo sicuramente in grado di dire la nostra, di continuare la nostra attività di informazione e di stimolo.
L.P.