“Un libro sul mare. Una raccolta di libri e poesie sul mare. E i suoi abitanti, i suoi paesaggi e le barche che lo solcano. Il mare è un instancabile ispiratore. Da sempre, scrittori e poeti vi attingono per creare storie, avventure, versi. A volte è il protagonista, altre diviene la scena, lo sfondo, ma i personaggi che vi si muovono sono gente di mare o legata al mare.I brani e le poesie scelte sono riportate in ordine cronologico, e ciò consente di notare, con il passare del tempo, l’evolversi del rapporto tra l’uomo e il mare, sempre più vicini man mano che la conoscienza aumentava, fino a “entrarvi dentro”, nell’ultimo secolo. Non si è voluto, comunque, in nessun modo tracciare una storia della letteratura “marina”, ma unicamente presentare delle righe belle da leggere, che riportassero col pensiero al mare, al respiro dell’Oceano. Ci sono autori famosi e altri sconosciuti ai più, ma anche grandi navigatori, scienziati, subacquei. Allo stesso modo la bellezza estetica di alcuni versi si alterna alla cruda descrizione di brani, o semplici frasi, che per l’importanza dell’avvenimento nella storia della conoscenza del mare, o per il particolare significato, sono diventati immortali.
Con tutto quello che è stato scritto sul mare si riempirebbe una biblioteca enorme. Quindi, in questo volume è stato necessario condensare il meglio, o quasi, con una filosofia positiva, che guarda al mare per le bellezze e le avventure che, ancora oggi, riesce a far vivere, tralasciando naufragi, calamità e altri eventi nefasti.
La galleria di immagini che accompagna i testi, con foto riprese sopra e sotto la superficie in diversi mari, scorrono parallelamente, senza necessariamente essere collegate tra loro o con il significato dei brani o delle poesie. Sono posizionate disordinatamente, anche se in qualche caso possono coincidere per dare maggior risalto a un pensiero, a una sensazione. Purtroppo l’esplorazione del mare e il contatto diretto con i fondali è possibilità troppo recente da poter fiorire gran mole di versi sull’argomento. Spesso e volentieri i poeti che hanno cantato i segreti dei fondali marini avevano visto il mare solo da una spiaggia. Si cerca così di colmare la lacuna lasciando che siano i colori e le forme delle creature nelle fotografie a cantare per loro stesse.”
Luca Sonnino Sorisio
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