La tecnologia e il design dei moderni motoryacht in un open che sfida la crisi.
In questo lungo periodo di grande difficoltà per la nautica da
diporto, fortunati – ma meglio sarebbe dire lungimiranti – sono quei
cantieri che, negli anni “felici”, pur essendo cresciuti e avendo
ampliato verso l’alto le loro gamme, non hanno snobbato il loro
mercato originario. Così, un’azienda come la napoletana Salpa,
che pure ha nel suo listino cruiser importanti, si trova oggi pronta a
partecipare con profitto a quella rinascita che – è ormai
chiaro – ha preso avvio dalla fascia dimensionale più bassa.
Ecco quindi che, a differenza di parecchi suoi simili, partoriti da
una concorrenza che corre frettolosamente ai ripari, il
Salpa 20.5 Granturismo
ha tutto il sapore e tutta la sostanza di una tranquilla
tradizione che parte da lontano. La sua prima caratteristica
importante è anche la meno appariscente, almeno alla vista. La
carena, infatti, che costituisce l’anima sportiva di questo open,
deriva da un fortunato disegno di quel maestro dell’offshore che
è Renato Sonny Levi: una sezione a V profonda, con pattini
longitudinali, capace di garantire alte velocità anche sul “mosso”.
Di superiore impatto visivo è l’impostazione
complessiva data alla coperta e al pozzetto, evidentemente fondata
sull’esperienza maturata dal cantiere sugli scafi più grandi;
così come alcuni dettagli dell’allestimento – come la console,
il divano poppiero, lo stand-up – sembrano appartenere,
stilisticamente parlando, a unità di maggiore impegno.
A proposito dello stand-up, è il caso di sottolineare quanto
questo elemento risulti estremamente importante ai fini della
qualità della vita di bordo: infatti, oltre a essere un comodo
poggiareni per il pilota e per il suo eventuale “secondo”, esso svolge
più che egregiamente le funzioni di monoblocco cucina, con
tanto di alloggiamento per un capace frigorifero, e di supporto per un
bel tavolo ribaltabile. Sottocoperta, un’accogliente cabina
dall’insospettabile volume e un razionale locale toilette con tanto di
doccia a telefono costituiscono ben più di quel rifugio (per
due persone) che le dimensioni dello scafo e la sua impostazione
sportiva potrebbero suggerire.
SCHEDA TECNICA
Progetto: Studio tecnico cantiere (design); Renato Sonny Levi (carena)
Costruttore: Nautica Salpa; via Riviera di Chiaia 287; 80121 Napoli; tel. 081 7332386 – 0823 622207; fax 081 7333065; sito web www.salpa.com; e-mail info@salpa.com
Categoria di progettazione CE: C
Materiali e costruzione: scafo e componenti strutturali in vetroresina stratificata sottovuoto, con fibre a orientamento controllato; paglioli in Flexiteek.
Lunghezza massima f.t.: m 6,75
Larghezza massima: m 2,30
Immersione alle eliche: m 0,77
Peso senza motore: kg 875
Portata omologata persone: 8
Totale posti letto: 2
Potenza massima installabile: 200 HP
Motorizzazione della prova: 150 HP Mercury Verado
Tipo di trasmissione: fuoribordo extralungo
Peso totale motori: kg 231
Velocità massima dichiarata: 35 nodi
Capacità serbatoio carburante: 160 litri
Capacità serbatoio acqua: 70 litri
Trasportabilità su strada: carrellabile su monoasse
Dotazioni standard: serbatoio carburante in acciaio inox con indicatore di livello, impianto acque nere, autoclave.
Optional: tavolo esterno di teak, wc elettrico, frigorifero, scafo colorato, supporto motore ausiliario.
Prezzo base senza motore: Euro 23.500 + IVA
Prezzo della barca provata (full optional) incluso motore: Euro 43.983 + IVA.
LA PROVA
CONDIZIONI
Vento: forza 3
Mare: 2
Carichi liquidi: 3/4
Persone: 3
Stato dell’opera viva: ottimo
RILEVAZIONI
Velocità minima di planata (flaps e/o trim a zero): 12 nodi
Velocità minima di planata (flaps e/o trim estesi): 11 nodi
Velocità massima: 33,1 nodi
Velocità al 90% del numero di giri massimo: 31,5 nodi
Fattore di planata: 2,75 (È il rapporto tra velocità max e minima di planata con flaps retratti. In termini pratici, indica il range di velocità “in assetto” a disposizione del pilota. Valori fino a 1,95 bassi; da 1,96 a 2,30 normali; da 2,31 a 3,90 elevati; oltre 3,90 molto elevati).
MISURAZIONI
Area pozzetto: mq 3,40
Altezza massima interna (zone transitabili): m 1,52
Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,15
Larghezza minima passavanti: m 0,27.
VALUTAZIONI (da 1 a 5)
Allestimento tecnico della coperta:
Adeguato alla complessione dello scafo.
Allestimento del pozzetto:
Uno dei punti forti del progetto, orientato alla massima razionalità.
Trattamento antisdrucciolo:
Il Flexiteek (standard) soddisfa l’occhio ed è assai efficace.
Articolazione degli interni:
Un volume di notevole comfort, in rapporto alle dimensioni dello scafo.
Finitura:
Decisamente di alto livello, anche dove non cade l’occhio.
Vani di carico:
Adeguati all’impostazione generale dello scafo.
Ergonomia della plancia:
Molto apprezzabile in manovra e in navigazione.
Risposta timone:
Potenzialmente ottima ma si sente la mancanza della timoneria idraulica.
Risposta flaps e/o trim:
Nei limiti della norma.
Raggio di accostata:
Nei limiti della norma.
Stabilità in accostata:
Molto buona, a tutte le velocità.
Manovrabilità in acque ristrette:
È quella tipica di qualsiasi scafo planante motorizzato con un solo fuoribordo.