Sommario

  • Nell’editoriale di agosto Lucio Petrone ci offre un’analisi del mercato, registrando che nonostante la situazione internazionale e l’economia nazionale che accusa qualche colpo, la nautica riesce ancora a fare i suoi numeri, mantendendo però fermo il concetto che si potrebbe fare molto di più.
  • L’Utenza. Il nostro Franco Bechini ci propone un confronto tra Francia e Italia, partendo da una provocazione nel titolo “Francia e Italia, due paesi: di quale Eropa?” Facile intuire dove il nostro Bechini va a parare, il tutto come sempre partendo da esperienze personali.
  • Manovre speciali a vela. Alla cappa. Estremamente utile in molte circostanze, eppure poco praticata anche perché poco conosciuta, quella della cappa è una configurazione assai facile da imparare e divertente da eseguire. Prendiamola in esame in quelle che sono le principali varianti e consideriamone i relativi impieghi.
  • Quaderni di tecnica. Non tirar troppo la corda. Le impiombature rappresentano la migliore soluzione possibile rispetto all’esigenza di chiudere una cima? Di quanto un nodo riduce il carico di rottura di un cavo? E dove si rompe esattamente una gassa d’amante sottoposta a uno sforzo eccezionale? E quanto si allunga una cima di ormeggio a tre trefoli prima di cedere? Una serie di test condotta con la supervisione di un noto esperto del rigging ci fornisce alcune interessantissime risposte.
  • Il motore ausiliario. Un amico per la pelle. Deve avere le doti di un body-guard: forte da spingere la nostra barca anche con mare avverso; affidabile, perché contiamo su di lui se il motore principale ci pianta in asso; pronto all’azione, per una partenza immediata e in presenza di secche e scogliere oppure nel caso di vento forte e onde che ci traversino lo scafo. Analizzando le opportunità del mercato, possiamo valutarne le caratteristiche tecniche e le prestazioni, affinché siano le più adeguate per un potenziale utilizzo con la nostra imbarcazione.
  • Trasporto di piccoli natanti su carrello. Ripassiamo il codice della strada. traino di un carrello portabarche impone al conducente il problema di una conoscenza più specifica e appropriata de segnali stradali. Ripassiamone alcuni, illustrando i diritti e gli obblighi che interesseranno il nostro complesso veicolare.
  • Guardiamo il cielo notturno. Affascinati dalle stelle. Quanto ci si trova in mare, nelle notti limpide e senza Luna, è difficile ignorare lo splendore esistente sopra le nostre teste. Se siete lì e avete i binocoli, esplorate la vostra galassia.
  • Louis Vuitton Acts 4&5. Fu vera gloria? Per la prima volta tutti insieme, i protagonisti della 32° sfida per la conquista della Coppa America, hanno dato spettacolo, ingaggiandosi nelle stesse acque europee che li vedranno affrontarsi nella primavera del 2007.
  • La misura del tempo nella navigazione. Sull’onda del tempo. Se a terra conoscere l’ora esatta serve solamente per scandire le attività della giornata, in mare tale conoscenza è molto più importante, perché è necessaria per stabilire con precisione la longitudine, la grandezza che insieme alla latitudine consente di conoscere con esattezza il punto nave. Vediamo come l’evoluzione della misurazione del tempo a bordo ha consentito di risolvere tale problema.
  • Area marina protetta di Alghero. Il mare delle Nereidi. Poco conosciuta, e per questo non aggredita dal turismo di massa e dalla cementificazione sconsiderata, la costa Ovest della Sardegna offre un mare splendido, tutto da scoprire.
  • La capitale vichinga. Sua maestà Stoccolma. Un mosaico composto da 14 isole, tra i laghi di Malaren e di Saltsjon, cucito da molti ponti, disposto attorno al nucleo centrale: l’isola della Città Vecchia. Canali, boschi, giardini, castelli e grattacieli si integrano in perfetta simbiosi e rendono questa città un modello urbanistico esemplare, con un’organizzazione sociale d’avanguardia.
  • Per saperne di più. Sul numero di Nautica di agosto abbiamo approfondito l’analisi del sistema IPS di Volvo Penta. In questo articolo i nostri lettori potranno comprenderne il funzionamento e i principali vantaggi derivanti dal suo impiego.
  • Vela libera. Paolo Venanzangeli dedica la sua pagina della rubrica Vela Libera alla sfida sudafricana alla prossima Coppa America e ci svela i retroscena di questa new entry nel panorama dei degli sfidanti.
  • 8a Argentario Sailing Week. Legno e ottone. Si è svolto a Porto Santo Stefano, sul promontorio dell’Argentario, la prima tappa del Panerai Classic Yachts Challenge 2005, riservato alle barche d’epoca.
  • Faraday Mill Ostar 2005. Sir Franco “Ciccester”. Tagliando per primo il traguardo della più famosa delle regate atlantiche, Ciccio Manzoli ha coronato il suo sogno di navigatore, iniziato da adolescente su un Dinghy 12 piedi.
  • Generali Solo. Piccolo grande D’Alì. Pierto D’Alì su “Nanni Diesel” ha concluso una difficile e molto tecnica regata in solitario, in 7 posizione, mentre è stato il primo nella classifica speciale riservata alle matricole.
  • 53 Giraglia Rolex Cup. L’anno del drago. La Giraglia Rolex Cup, una delle regate più seguite e affollate del Mediterraneo, ha attirato, in uno splendido scenario, centinaia di imbarcazioni tra le più belle e importanti della vela internazionale.
  • La rubrica dello sport è come sempre ricca di notizie dai campi di regata e dai circuiti di motonautica. Nelle pagine dedicate alle notizie sportive i nostri lettori troveranno informazioni relative alla vela e alla motonautica, in particolare Velamareskiff Cup, Record dell’Atlantico, Settimana preolimpica di Kiel, Solaris 36 OD a Caorle, Trofeo Bracciano Star, Cinquecento Warsteiner Cup, Record nel giro d’Australia, Campionato nazionale open Classe Fun, GP di Marsiglia, Campionato Europeo Laser 5000, Cook & Sail, Global Challenge, 100 vele di Ostia, 37 edizioine della crociera del Nostromo e raduno delle vele latine.
  • Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: Lagoon Lagoon 440, Evo Marine Deauville, Aicon Aicon 64, Grand Banks Yachts Eastbay 54 SX, Pershing Pershing 46, Formula 382 Fas3Tech, Chaparral Signature 8,91, Larson Cruiser 240, Bootswerft FrauscherFrauscher 757 St. Tropez.
  • La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci e affronta i seguenti argomenti: La borsa del nuovo il Charter scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.

Editoriale

Vista la situazione generale, una stagione accettabile

ANCORA UNA VOLTA, LA BARCA VA

La stagione nautica, tra alti e bassi – anche se in tono minore per la congiuntura economica che ben conosciamo – è ormai nel suo pieno e va avanti somatizzando tutto il possibile del calderone estivo. Il popolo delle barche, quando il sole splende e il mare è buono, allorché dai sogni può passare alla pratica, diventa incontenibile.
Vediamo, perciò, sulle varie coste, una nautica sempre viva e ricca di potenzialità, nonostante il caro benzina e i maggiori costi di tutto il contorno. Neppure il carburante a più di un Euro e venti al litro riesce a fermarla, anche se certamente riduce frequenza e lunghezza di uscite e crociere; ciò avvantaggia, come mèta, gli arcipelaghi più vicini alla Penisola e svantaggia purtroppo Sardegna e Sicilia. L’Elba, Ponza, Ischia e Capri, ma anche Lipari, che oltretutto sono rimaste tra le poche belle località marittime d’Italia, dove ancora si può andare senza l’incubo dei parchi marini e relative sanzioni e pedaggi, in questo agosto saranno prese d’assalto come non mai.

Avevamo auspicato, sulla base dell’esperienza di tanti anni di settore, un’estate quanto meno accettabile e così è stato. Il buon andamento complessivo della stagione meteorologica, allo stesso modo di una pastiglia stimolante, ha rimesso in moto la macchina della nautica e, in qualche modo, del turismo nautico. Alla fine, c’è stato anche mercato, e pure l’usato, solo quello in buono stato e con un prezzo accessibile, tra giugno e luglio è stato dato via. Ciò non toglie che per qualcuno il periodo possa risultare disastroso e per altri molto proficuo. Sono gli imponderabili misteri del commercio.

Da non sottovalutare il contributo di entrate dei servizi stagionali che ogni cantiere o dealer fornisce alla propria clientela. Così, alla fine, i conti ritornano sempre e anche chi è in difficoltà riesce a sopravvivere, come già è avvenuto molto spesso in passato. L’importante, ci auguriamo, è che nulla turbi la serenità di queste vacanze. L’unico pericolo latente può essere la pubblicazione del Codice della Navigazione da diporto sulla Gazzetta Ufficiale. Entra in vigore dopo 15 giorni e, quindi, potrebbe capitare in pieno agosto, ma speriamo prevalga il buonsenso.

Comunque, come si può leggere in coda alla rivista, in uno dei primi articoli del “Nautimondo”, in quel caso l’unica fascia di utenti in difficoltà sono quelli delle moto d’acqua, finora conducibili senza patente nautica, abilitazione da quel momento richiesta. Ma ‘ste barche si sono vendute? Ce lo chiedono in molti e non è una risposta facile, perché tranne che nei periodi di crisi profonda generalizzata, tutti dichiarano sempre, da buoni commerciali, di aver venduto tutto. Che si sia venduto di meno è più che certo, ma senza conseguenze traumatiche, perché molte avvisaglie avevano già suggerito a costruttori e importatori una certa cautela nella produzione e negli acquisti.

Non sono valse neanche le innovazioni introdotte dalla legge n. 172 del 2003 – che oltre tutto ha portato il limite dei natanti a 10 metri – a svegliare un mercato molto riflessivo. Quando usiamo questa espressione, e purtroppo la usiamo spesso da qualche tempo, non significa che le barche non si vendano e non si usino, ma soltanto che se ne vendono di meno rispetto all’auspicabile. Significa pure che alcuni utenti non spostano le loro barche dai rimessaggi, indecisi sul da farsi: vararle per andare a mare, cambiarle con altre nuove o usate più grandi o semplicemente venderle? Difficilmente si vende senza riacquistare, perché l’esperienza insegna che ricominciare, poi, diventa in genere più pesante economicamente. Perciò nell’impasse molti aspettano tempi migliori.

Ma cosa richiede il mercato nautico in questo periodo? La domanda è minima o nulla nella fascia delle piccole imbarcazioni, anche se, tra nuovo e usato, esse sono ancora alla portata economica un pò di tutti. Può sembrare incomprensibile, ma questo segmento desta scarsissimo interesse nel pubblico dei potenziali utenti. Per dirla sinteticamente, non è che non le possano comprare, quanto, piuttosto, che non le vogliono comprare. È un fatto di costume, un cambiamento dei gusti, come sta avvenendo per altri settori commerciali in crisi, e non solo in Italia.

È più decisa, invece, l’attenzione per i semicabinati e cabinati a motore medio-piccoli e medi, utilizzabili per la pesca sportiva, dove spesso le preferenze si concentrano su alcuni marchi specializzati d’importazione USA.

C’è, poi, una fascia media e medio-grande che sta soffrendo e da parecchio, tranne che in tipologie particolari, anche costose, ma attorno ai 20 metri il mercato si è mosso (negli ultimi tempi meno), con diverse vendite e ordini, mentre la grande festa degli open si è un pò ridimensionata (troppi costruttori e concorrenza), anche per il passa parola di problemi per numerosi scafi che hanno risentito della fretta con cui sono stati progettati e costruiti.

Più continua, invece, la richiesta di superyacht, anche se con un rallentamento, che promette un buon mercato anche per il futuro.

Il contrarsi delle vendite sta pesando specialmente su quei costruttori che, per far fronte alla crescente domanda di barche dell’ultimo lustro, hanno a suo tempo investito in nuove strutture. Che significa? Che gran parte del controllo finanziario, come abbiamo già avuto modo di scrivere, è in mano alle banche, almeno fin quando l’incremento della produzione e delle vendite non consentirà di pareggiare i conti. La speranza sta, dunque, tutta nella ripresa delle vendite. Ci sarà però – ormai dobbiamo parlare della stagione 2005-2006 – una domanda tale da assorbire il previsto incremento di produzione?

È importante, in proposito, tener conto di quanto è accaduto quest’anno nel settore della vela, dove l’aumento di produzione dei cantieri più noti ha sì accontentato le richieste in attesa, ma ha prosciugato rapidamente il serbatoio dei potenziali acquirenti. Solo nei superyacht non ci dovrebbe essere tale pericolo, essendo il numero dei super ricchi in crescita quasi esponenziale, mentre la produzione mondiale, di cui siamo al vertice, si limita ad alcune centinaia di barche l’anno. Da segnalare un’altra evoluzione nel settore delle grandi barche: le molte navette attualmente già in costruzione nei grandi cantieri del viareggino, delle Marche, ma anche altrove, esaudendo una precisa richiesta di molti armatori anche italiani.

Infine, torniamo all’usato. Per un lungo periodo quel mercato è stato quasi fermo, poi verso la fine, tra giugno e luglio, si è ripreso. Ma è penalizzato dagli alti prezzi richiesti, sia dai cantieri, che non possono vendere svalutandolo l’usato ritirato per il nuovo, sia dai privati. Languono, perciò, anche i cambi, mentre se ne avvantaggiano i cantieri che si dedicano al refitting.

Forse, al momento, quest’ultima è l’attività imprenditoriale più remunerativa, perché gli armatori delle unità cabinate a vela e a motore, quando si rendono conto che il cambio con una barca nuova è impossibile, piuttosto che svendere la propria, preferiscono dargli una rinfrescata, un aggiornamento nel comfort, nella sicurezza e nell’accessoristica, che li metterà a posto per qualche altro anno ancora.

Senza dimenticare che tale settore avrà ulteriore impulso anche con l’entrata in vigore del Codice della Navigazione da diporto, in corso di emanazione. Ai cantieri del refitting e delle riparazioni, infatti, dovranno ricorrere – come abbiamo già ampiamente illustrato sui precedenti editoriali di “Nautica”, ai quali rimandiamo il lettore per i dettagli – tutti o quasi gli armatori di imbarcazioni importanti costruite con la legge n. 50/71.

Ciò sarà necessario quando, per ottenere una nuova licenza di navigazione, dovranno provvedere ai lavori di adeguamento richiesti per ottenere la certificazione di idoneità alla navigazione ora prevista dal Codice suddetto. Ma sarebbe bene riflettere sui rischi di un usato che costa troppo, perché in tale situazione può essere preferibile acquistare una barca nuova, utilizzando proficuamente lo strumento finanziario del leasing, italiano o francese che sia. Si risparmia sull’IVA, si paga la metà in anticipo e il resto a rate su più anni, la barca è garantita nella costruzione e per la consegna (dalla banca o finanziaria, che difende la sua proprietà) e si compra un’unità più personalizzabile da ogni punto di vista, e che per un certo periodo di tempo, abbastanza lungo si spera, non dovrebbe necessitare di interventi di riparazione. Infatti, dichiarano concordi le aziende di settore, anche quest’anno il leasing delle barche sta andando molto bene.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Liguria: tempo di manifestazioni
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 219

2
Porto di Savona, mille anni di storia
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 216
3
Porto Turistico Camillo Luglio, il Marina Genova Aeroporto
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 214
4
Portovenere, appuntamenti per l’estate
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 218
5
Sirmione2
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 220
6
Zeropercentro
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 220
7
Ancora una volta, la barca va
rubrica: Attualità | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 94
8
Caicchi in Turchia
rubrica: Broker & Charter | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 296
9
Charter: le offerte!: Tutti a bordo!
rubrica: Broker & Charter | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 294
10
Cicladi e altro
rubrica: Broker & Charter | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 296
11
Yacht di lusso
rubrica: Broker & Charter | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 296
12
Guardiamo il cielo notturno: Affascinati dalle stelle
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2005 | numero: 520 | pagina: 116

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