Sommario
- L’editoriale di Nautica di Maggio è dedicato agli interventi del governo per favorire lo sviluppo della nautica italiana, evitando che il diportismo internazionale si rivolga a realtà a noi vicine e più accoglienti. Lucio Petrone, l’autore dell’editoriale, fa il punto della situazione e ci informa su cosa è all’esame degli esperti per rendere la nautica un settore di sviluppo. Naturalmente tutto quanto viene proposto e deciso deve passare per le richieste dell’utenza, vero termometro della situazione.
- Che cosa sta succedendo al clima del nostro pianeta? Silvio Dell’Accio ci propone un affascinante viaggio attraverso le attività umane che hanno condizionato il clima del pianeta e ci suggerisce alcune importanti riflessioni. Effetto serra, buco dell’ozono e altri sintomi di un pianeta malato che chiede interventi urgenti. L’autore con questo articolo ci introduce sapientemente in un’analisi degli elementi che determinano l’esigenza immediata di un cambiamento nel rispetto dell’ambiente.
- Nella rubrica Vela Libera Paolo Venanzangeli ci parla del match race e dello sviluppo che questa disciplina sta avendo negli ultimi anni. Le regate di match race sono sempre più numerose e vengono organizzate lungo tutte le coste della penisola, soprattutto in questo periodo che vede gli amanti della vela già con la mente alla Coppa America.
- Su Nautica di maggio la quinta puntata del corso per conseguire la patente nautica. Siamo giunti ai problemi della navigazione, il cuore dell’esame: calcolare la corrente e modificare adeguatamente la propria rotta, stabilire il tempo di arrivo oppure la velocità per giungere a una data ora, calcolare una rotta di collisione per raggiungere un’altra barca. Il punto nave, quinta e imperdibile puntata de “La Patente Nautica”.
- Rimessa in fase dei motori diesel. In mare l’imprevisto è sempre in agguato. Può accadere, per esempio, che il motore si fermi. Ecco alcuni suggerimenti che Antonio Neumann, autore di questo articolo, offre ai nostri lettori per fronteggiare le situazioni in cui il motore richiede un intervento tempestivo.
- Come installare un misuratore di consumo carburante a bordo della nostra barca. L’autore di questo articolo, Peter Caplen, ci offre una panoramica sui vari sistemi disponibili e sul loro impiego. Un misuratore di consumo si ripaga anche dopo una sola stagione, grazie alla possibilità di gestire i motori in modo tale da ottenere sempre il massimo rendimento.
- Attrezzature di coperta/3, la terza puntata degli articoli dedicati all’analisi delle attrezzature di coperta. Questa volta l’autore, Angelo Masia, ci guida alla scoperta della passerella. Complemento di sicurezza e comodità, spesso indispensabile, con un’evoluzione tecnologica talvolta parallela a quella delle imbarcazioni cui è destinata, la passerella la troviamo sempre più spesso anche su imbarcazioni di dimensioni modeste.
- Quaderni di tecnica, la rubrica dedicata all’analisi dei componenti dell’imbarcazione e ai consigli per il loro corretto mantenimento, questa volta ci porta alla scoperta dei winch e dei paranchi. Roberto Neglia, l’autore, ci propone una guida per la manutenzione di questi accessori e per la scelta dei paranchi adeguati alle manovre di ogni singola imbarcazione.
- Corso di sicurezza e sopravvivenza in mare. Dal 15 al 17 marzo a Lerici (SP), si è svolta l’ottava edizione del corso di Sicurezza e Sopravvivenza in Mare. A bordo di una delle imbarcazioni che hanno simulato il naufragio c’era Angelo Colombo, che in questo articolo ci racconta le fasi dell’abbandono nave, la vita a bordo della zattera autogonfiabile e il recupero da parte dei mezzi di soccorso.
- L’utenza. Franco Bechini affronta un tema caro a tutti, diportisti e non: il diritto di informazione del cittadino sulle ordinanze e sulle leggi. In seguito alla segnalazione di un lettore che ha richiesto all’autorità francese informazioni sulle dotazioni di sicurezza da tenere a bordo, Bechini analizza la differenza di trattamento che le autorità italiane riservano agli utenti nelle medesime circostanze. Per aiutare il lettore a comprendere esattamente quale sia il problema, Bechini ripercorre alcune fondamentali tappe del giornalismo di inchiesta che, da oltre dieci anni, realizza per conoscere e rendere note informazioni che dovrebbero essere di dominio pubblico.
- Tra passato e presente, pittori marinisti italiani. Il mare come luogo di battaglie, come spettacolare paesaggio ma anche luogo di passioni e di lavoro per uomini e donne, è stato da sempre soggetto privilegiato per molti artisti, che hanno realizzato sugggestive opere e accurati ritratti di navi.
- Nella rubrica dedicata allo sport Paolo Venanzangeli ci parla della Settimana Internazionale di Alassio. Ripartita anche quest’anno da Alassio la stagione della vela d’altura, con la partecipazione delle barche e degli equipaggi che ne saranno i sicuri protagonisti.
- Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: Dominator Dominator 65, Azimut Azimut 62, Ilver Piper 33, Viking Marin Sanremo 32, Tuccoli & C Tuccoli 30 Golden Series, Omnia Nautica Omnia 314 OP Cabin, Lema Boats Duna 290, Manò Marine 26,50 Cruiser, C.N. Spinella Giglio 25, Zodiac Medline III, Sea Ray 200 Bow Rider.
- Nautica è andata alla scoperta di Pantelleria, la figlia del vulcano. Nonostante la facilità con la quale oggi la si può raggiungere, l’isola è rimasta per secoli tagliata fuori dalle rotte commerciali e, proprio grazie al suo splendido isolamento, ha mantenuto inalterate tutte le sue caratteristiche. Helena Norrman e Roberto Rinaldi, gli autori dell’articolo, ci portano alla scoperta dell’isola italiana a due passi dall’Africa dove gli amanti delle attività subacquee e i diportisti possono trovare quanto di meglio il Mediterraneo sa offrire.
- Arcipelago maltese, la Montecarlo del 2002. Nautica è andata a visitare l’arcipelago maltese, dove il clima è mite tutto l’anno, la costa offre scorci suggestivi ed è ricca di rade e insenature, il mare cristallino racchiude fondali stupendi e la ricettività portuale è ampia e qualificata. L’arcipelago maltese accoglie grandi armatori, principi e principesse, attori e attrici, piloti di Formula Uno, ma anche semplici diportisti e tranquilli turisti che hanno fatto di questa perla, al centro del Mediterraneo meridionale, una delle mete più ambite.
- La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: il charter: agenzie e proposte di noleggio e itinerario in barca scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.
Editoriale
Sviluppare la portualità turistica è fondamentale
MA NON C’E’ SOLO QUELLO
L’entusiasmo di questi giorni per le due proposte di legge presentate alla Camera e al Senato da parlamentari della maggioranza di Governo, che prevedono provvidenze per la nautica da diporto, rischia di raggelarsi, per le notizie che circolano in merito all’intenzione della Presidenza del Consiglio di avocare a sé la materia con una richiesta di delega al Governo per farne oggetto di un decreto legislativo.
Un Comitato costituito presso la Presidenza del Consiglio per volere del Presidente Silvio Berlusconi e composto dai rappresentanti dei ministeri competenti, dell’Ucina e dell’Assoporti avrebbe portato a tale decisione. Ciò nell’ottica di un opportuno riordinamento della materia: ci sono troppe leggi ed è difficile per gli stessi addetti raccapezzarvisi. Teoricamente cosa c’è di meglio? L’abbiamo chiesto anche noi molte volte negli anni passati e lo chiediamo ancora. Tuttavia ci sembra estremamente dannoso per il settore che ciò possa comportare il fermo dei disegni di legge già in esame alla Camera, perché essi recepiscono alcune esigenze dei diportisti alle quali si deve dare immediata, urgente risposta.
E non si possono aspettare i tempi lunghi di un decreto legislativo – da non confondere col decreto legge che entra immediatamente in vigore e in 60 giorni deve poi essere trasformato in legge – se non vogliamo che l’esodo di nostre unità verso acque straniere più accoglienti diventi un fenomeno ancora più diffuso.
C’è una tale incertezza oggi nel navigare per diporto in Italia che francamente comprendiamo come molti possano essere perplessi nel decidere o meno l’acquisto di un’imbarcazione.
Manca da decenni una politica per il settore marittimo e non c’è ne mai stata per la nautica, oggetto solo di leggi tampone. Ma ora la situazione si è addirittura aggravata, perché a decidere del suo domani è solo un superministro per le infrastrutture, il che significa che quello che una volta era il ministero della Marina Mercantile e doveva diventare il ministero del Mare, è adesso allo sbando, praticamente senza guida, perché il superministro non può entrare nei dettagli.
Con funzionari che non riescono materialmente a stabilire un rapporto con tanto vertice.
E lo scoramento si può toccare con mano.
Anche il viceministro Tassone, con deleghe operative che sono rimaste sulla carta (come del resto è successo a tutti i viceministri del Governo in carica), può solo adeguarsi alle direttive che gli vengono dall’alto, ma non può prendere iniziative.
In tale situazione, già danneggiati da leggi che passano sulla nostra testa, rischiamo di averne altre che non contemplano minimamente la soluzione dei mille problemi pratici che angustiano quotidianamente i nostri diportisti.
Siamo ben felici che si pensi a incrementare la nostra portualità turistica, e bene ha fatto l’Ucina a richiederlo, ma la richiesta di delega, di cui si parla, non fermi il percorso parlamentare del DL in esame alla Camera e al Senato. Quanto meno, lo si recepisca già nel provvedimento di delega, perché entri in vigore con effetto immediato, trattando poi portualità e quadro normativo con il DLvo che seguirà. Questa sarebbe la soluzione ottimale, sempre che non siano depennati gli articoli che interessano l’utenza.
Purtroppo, dopo l’apertura che c’era stata con il Governo D’Alema, una serie di effetti riflessi sulla nautica, causati da leggi generali dello Stato volte, questo è il colmo, alla sburocratizzazione, ha riportato la situazione della vita di tutti i giorni a mare, su posizioni di retroguardia rispetto all’entusiasmante sviluppo della cantieristica consentito dal boom delle esportazioni. Tuttavia molte esportazioni, di fatto, non sono affatto tali. Sono solo l’espressione della tendenza dei nostri diportisti ad abbandonare la bandiera nazionale per godere delle agevolazioni del cosiddetto leasing francese, ma principalmente per scrollarsi di dosso i mille burocratici adempimenti previsti dalla nostra normativa di settore. Si tratta di norme datate, che al momento dissuadono molti potenziali diportisti dall’acquistare un natante o un’imbarcazione.
Per dare quel segnale di cambiamento che il Presidente del Consiglio Berlusconi ha promesso all’elettorato – anche i diportisti votano – è prioritario, a nostro parere, che si risolvano al più presto le angustie dell’estate per consentire a tutti una navigazione più serena.
E ci riferiamo, citandone solo alcune, a una migliore organizzazione del potere di ordinanza, alla necessità di segnalare le aree marine protette, o comunque vietate, prima di poter comminare le relative multe a chi inavvertitamente vi entra, ridurre gli assurdi importi milionari delle sanzioni per il mancato rispetto di ordinanze ai più ignote, eliminare i problemi che limitano un uso più diffuso del VHF su natanti e imbarcazioni ecc.
Sono tutti provvedimenti urgenti per riavvicinare alla nautica la gente che se ne allontana proprio perché disgustata da tante difficoltà.
Benedetti porticcioli. E’ possibile che costituiscano l’unica attrattiva in campo nautico per il mondo politico italiano? Non sarebbe il caso di consultare i diportisti? E’ vero, non hanno una rappresentanza univoca, come l’Ucina, che è la voce della controparte, degli operatori.
Il suo presidente, Paolo Vitelli, sta lavorando nell’interesse generale, ma questa non è una ragione valida per escludere l’utenza e non sentirne le richieste. Per altro, fortunatamente, esse sono ben sintetizzate nelle proposte di legge di iniziativa parlamentare sopra citate, alle quali, proprio per questo, occorre dar seguito.
Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl
Indice articoli presenti in questo numero
1
Tra passato e presente: Pittori marinisti italiani
rubrica: Storia e cultura nautica | annata: 2003 | numero: 481 | pagina: 164
2
Match Race
rubrica: Vela libera | annata: 2003 | numero: 481 | pagina: 243
3
Laguna Blu, una darsena per 900 posti a Piombino
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2002 | numero: 481 | pagina: 218
4
Sviluppare la portualità turistica è fondamentale: Ma non c’è solo quellio
rubrica: Attualità | annata: 2002 | numero: 481 | pagina: 96
5
La borsa del nuovo: Il mercato del 2002
rubrica: Borsa nautica | annata: 2002 | numero: 481 | pagina: 281
6
Charter alle Isole Eolie: Figlie del vento
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 481 | pagina: 328
7
L’usato accanto al… nuovo (e non solo)
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 481 | pagina: 346
8
Mondovela: Cabine nel mondo
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 481 | pagina: 334
9
Orza Minore: Corsi estivi per ragazzi da Orza Minore
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 481 | pagina: 330
10
Presentata la terza edizione di “Capitani Coraggiosi”
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 481 | pagina: 348
11
Progetto Atlantide: Subacquea nel mondo
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 481 | pagina: 327
12
Viacolvento: Vento di lusso con Viacolvento
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 481 | pagina: 330