Sommario

  • Sull’editoriale di Nautica di febbraio Lucio Petrone esorta i parlamentari a non trascurare la nautica, ricordando che l’Italia deve gran parte delle sue risorse proprio alle coste, alle isole e al mare. L’invito è quello di non trascurare i diportisti nei provvedimenti che l’attuale governo sta esaminando in tema di nautica.
  • L’utenza: Franco Bechini ci propone la lettera di un diportista, il quale ha rinunciato alla barca a causa delle innumerevoli occasioni che ha avuto per ritenere inopportuno possederne una nel nostro paese. Non manca l’ironica ma opportuna riflessione del Bechini a conclusione di un testo che da solo basterebbe a scoraggiare chiunque.
  • Nella rubrica dedicata alle inchieste di Nautica, sul numero di febbraio, troverete la prima puntata di “Portualità turistica in Puglia”: i porti, gli approdi e i punti di ormeggio in acqua, nonché i porti a secco e gli scivoli pubblici situati lungo le coste pugliesi, distinti secondo la tipologia di gestione e i servizi offerti.
  • Nella rubrica Vela Libera Paolo Venanzangeli ci parla dei calendari, naturalmente di quelli legati alla vela sportiva, spesso non compatibili con le esigenze degli atleti e della stampa. Venanzangeli ci offre degli esempi che rendono bene l’idea di come sarebbe impossibile per un equipaggio che volesse prendere parte a tutte le manifestazioni sportive, poter essere presente al via di tutte le regate importanti. Infine, l’autore ci propone il calendario 2002 degli eventi di spicco della vela.
  • Charter alle Piccole Antille. Nella rubrica dedicata al charter sul numero di febbraio troverete un articolo dedicato alle proposte relative all’arcipelago dell’America centrale, le Antille, meta ideale per gli amanti del mare, del caldo nel periodo invernale, della navigazione a vela e della pesca.
  • Nella rubrica dedicata allo sport l’ing. Fabio Buzzi ci racconta una storia fantastica di un record da “sogno”. Una divertente satira che il famoso navigatore fa del record da lui ottenuto sul tragitto Venezia- Montecarlo. Una simpatica presa in giro ai componenti del team che ha brillantemente portato a buon fine un’epica impresa motonautica.
  • Ancora nello sport troviamo un affascinante articolo di Paolo Venanzangeli che ci parla della prossima sfida italiana alla 31a edizione della Coppa America. Per la seconda volta nella storia dell’Americàs Cup i team azzurri impegnati nella Louis Vuitton Cup dalla quale uscirà lo sfidante saranno due: “Luna Rossa” e “Mascalzone Latino”. L’ultima volta che l’Italia ha schierato due team è stato nel 1987 a Freemantle in Australia. L’autore ci racconta i retroscena della prossima e tanto attesa grande sfida della vela mondiale.
  • Su Nautica di febbraio la seconda puntata del corso per conseguire la patente nautica. In questa occasione l’autore, Roberto Neglia, affronta la parte relativa alle manovre a vela. Nella prima parte abbiamo parlato di nomenclatura generale dello scafo e dell’effetto evolutivo dell’elica, ora è la volta delle manovre a vela. Anche in questa occasione, Roberto Neglia riesce a rendere facilmente comprensibili i concetti fondamentali per eseguire manovre corrette e per superare con successo gli esami. Non mancano i consigli pratici che l’autore offre ai nostri lettori e che non sono parte del programma di esame per patenti nautiche.
  • Telefonia satellitare mobile. Con questo articolo i nostri lettori vengono informati delle attuali disponibilità del mercato nel settore della telefonia satellitare. Non mancano grafici e tabelle per scegliere il servizio che risponde maggiormente alle nostre esigenze. La telefonia satellitare negli ultimi anni ha fatto passi da gigante e oggi, grazie anche alla necessità di molti professionisti dell’informazione di comunicare in tempo reale da ogni parte del globo, le offerte sono molteplici e soprattutto, accessibili ai più.
  • Gli strumenti del progettista: dalla matita al mouse. In questo articolo l’autore ci parla degli strumenti di lavoro dei progettisti navali, illustrandoci lo sviluppo della tecnologia che ha portato il monitor a sostituire il foglio di carta. Un balzo epocale che Paolo Lodigiani, l’autore, ci racconta nel dettaglio descrivendoci i diversi software impiegati attualmente nella progettazione nautica.
  • Il recupero del “Valerie”: la cronaca degli interventi che si sono resi necessari per mettere il bel motorsailer “Valerie” in condizioni di navigare. Gianni Ferraretto, l’autore, ci racconta con dovizia di particolari le tante operazioni di restauro che ha dovuto eseguire sulla bella “Valerie”. In questo articolo troviamo molti consigli utili per affrontare le delicate fasi del recupero di un’imbarcazione bella ma datata.
  • Katamaran: un affascinante viaggio alle origini della vela. Mentre la barca a due scafi resta per secoli estranea alla cultura nautica occidentale, la doppia piroga è presente sin dalle origini della navigazione a vela nel Pacifico. Scopriamo insieme gli sviluppi di questo tipo di imbarcazione e proviamo a immaginare cosa accadrebbe se la cultura nautica del Pacifico si fondesse con quella occidentale, che identifica nello sloop la sua massima espressione dello yachting.
  • Nautica ha provato per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti imbarcazioni: Mattia & Cecco Mattia 51′, Ronautica Yachts Ro 330, Princess Yachts 61 Fly, Linssen Yachts Grand Sturdy 430, C.N. Arturo Stabile Stama 37, Chaparral Signature 280, C.N. Di Pinto Diva 7,50, Cantieri Parisi Gavi 27, Bayliner 602 Capri Cuddy.
  • Nautica è andata alla scoperta dell’isola di Sulawesi nell’arcipelago indonesiano, costituito da migliaia di isole e isolette circondate da intricati reef corallini, un vero paradiso per i sub. Nei fondali di questo mare stretto tra il Pacifico e l’Indiano, si trovano i fondali che offrono la più ricca biodiversità di tutto il nostro pianeta.
  • Nella rubrica “Pesca in Barca” l’autore, Riccardo Fanelli, ci parla dei mulinelli elettrici e delle canne frutto della moderna tecnologia.
  • La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: il charter: agenzie e proposte di noleggio e itinerario in barca scuole e patenti: indirizzi; Il Consulente l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu.

Editoriale

CARI PARLAMENTARI, AVETE ANCHE IL NOSTRO MANDATO

Assorbito, anche se non superato, per timori di futuri episodi o sviluppi, lo shock degli eventi di fine millennio, stiamo guardando positivamente al domani da euroentusiasti, perché siamo certi che, in prospettiva, i benefici saranno massimi sia sotto l’aspetto economico che politico.
Quello che ci preoccupa, invece, restando nel nostro campo, è il domani della nautica, quello immediato. Ne abbiamo parlato, ne riparliamo e non ci stancheremo di parlarne. Basta con i pannicelli caldi dei provvedimenti tampone: occorre una politica per la nautica, come del resto per tutto il settore marittimo, sacrificato sull’altare assoluto della politica industriale. Il che sarebbe anche giustificato se non fosse per il piccolo particolare che il nostro paese è una lunga penisola nel Mediterraneo, con diverse appendici insulari. E da quando, per eventi diversi, sono scomparse le gloriose repubbliche di Genova e Venezia, lo Stivale è stato solo terra di conquista e la scusa per creare carrozzoni e cattedrali nel deserto alle spalle dei suoi abitanti.

Purtroppo, storicamente, la parte continentale del territorio ha sempre condizionato i destini nazionali, appropriandosi della gran parte delle risorse economiche. Invece, non siamo noi a scoprirlo, la nostra grande ricchezza, in pratica ancora ignorata da chi, da oltre 100 anni, si succede nel governo, sono proprio le coste, le isole e il mare, gratuitamente elargiti dal Padreterno.

Solo ultimamente, grazie al fatto che la nautica è praticata da alcuni milioni di persone che votano e a un’industria di settore che vive d’esportazione, c’è stata un’apertura. Partita dal centrodestra è stata rilanciata alla grande dal centrosinistra dalemiano – attraverso l’allora ministro dei trasporti Claudio Burlando – e ora nuovamente dal centrodestra. Il fatto importante e nuovo di questi anni è stato il crearsi di un partito trasversale favorevole al settore, che ha consentito, specie a livello di enti locali e di comuni, la valorizzazione di risorse dell’iniziativa privata, che hanno creato posti di lavoro, direttamente nell’indotto, in pratica a costo zero per lo Stato.

Questa volta, sembra che alle parole stiano seguendo i fatti. Silvio Berlusconi, in persona, ha assicurato il suo appoggio all’Ucina, l’associazione degli operatori di settore, favorendone i contatti con tutti i ministeri competenti in materia; gli onorevoli Luigi Muratori e Basilio Germanà hanno presentato, quasi in contemporanea col Salone Nautico Internazionale di Genova, la proposta di legge, che ha preso il numero 1574, già in corso di esame alla Commissione Trasporti della Camera; il 20 gennaio dovrebbe essere presentata dall’on. Mauro Cutrufo, questore del Senato, un’ulteriore proposta di legge, firmata da tutto il direttivo del Centro Parlamentare Amici del Mare e della Nautica, l’associazione che riunisce quasi 200 uomini politici, con molti nomi importanti di destra, di centro e di sinistra, della quale lo stesso Cutrufo è presidente.

Da parte sua, l’Ucina sta portando avanti le richieste contenute nel suo manifesto presentato a ottobre al Salone, mentre le due proposte di legge affrontano gran parte dei problemi sul tappeto. Tutto bene, perciò, ma noi chiediamo a quanti parteciperanno all’esame dei due provvedimenti, che pensiamo, come di regola, verranno unificati, soprattutto di non dimenticare i diportisti. Ad essi, attualmente, tra aree marine protette e tra divieti di ordinanze comunali, regionali e delle capitanerie di porto, viene praticamente resa impossibile la pratica della navigazione da diporto. Inoltre, vengono loro comminate assurde, spropositate multe milionarie, senza parlare della confisca (perdita totale) dell’unità da diporto, qualunque sia il suo valore, se per errore entrano in aree di protezione ambientale non segnalate.

Perciò, cari parlamentari, tra le molte decisioni che prenderete, ricordatevi di semplificare il problema delle ordinanze, riducendo drasticamente il numero degli enti che hanno potere di emanarle. Poi, date spazio, pur con il necessario rigore, all’iniziativa privata che vuol realizzare campi boa, costruire scivoli, punti di ormeggio e darsene, lasciando la proprietà degli escavi, quando si effettuano, ai costruttori, come impongono numerose sentenze della Magistratura passate in giudicato, perché quello degli ormeggi è il problema che blocca il futuro del diporto. Fate anche in modo di stimolare lo sviluppo della piccola nautica, che è la linfa del domani per il settore, semplificando la normativa al riguardo.

Ricordate che gli armatori costretti a lasciare i nostri porti per trasmigrare in più accoglienti darsene di altri paesi comunitari, rappresentano una perdita anche economica per la nazione

Infine, ponete un freno al proliferare di aree marine, protette, con assurdo accanimento, specialmente dalla nautica, l’unica utenza che invece andrebbe stimolata, come dimostrano le esperienze estere. Insomma, vogliamo una nautica vivibile, come per i cittadini degli altri paesi dell’Unione Europea, e non accettiamo le leggi che ci passano sopra la testa, senza concertazione con operatori e utenti. Per questo diciamo che occorre una politica per la nautica, in un quadro armonico di sviluppo, specie per le isole, che proprio dalle barche di una vastissima utenza europea potrebbero ricevere impulso per un nuovo sviluppo economico e civile. Naturalmente sempre salvaguardando il bene prezioso del nostro ambiente, cui il popolo delle barche tiene più di tutti, perché lo vive. E’ bene ricordare, che in realtà l’inquinamento non è causato dalla nautica, calcolato in ambito comunitario in appena l’1°/°° dei fattori inquinanti, ma viene dagli sfoci di acque interne con scarichi industriali e agricoli e da tutto il Mediterraneo pieno di petrolio, immondizie e veleni.

L’occasione per buoni provvedimenti la offrono le proposte di legge di cui sopra, cari parlamentari, abbiate coraggio.

Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl

Indice articoli presenti in questo numero

1
Calendari
rubrica: Vela libera | annata: 2003 | numero: 478 | pagina: 213

2
Meeting del Mediterraneo
rubrica: Vela libera | annata: 2003 | numero: 478 | pagina: 217
3
I porti di Ulisse alla scoperta del Mediterraneo
rubrica: Approdi e residenze | annata: 2002 | numero: 478 | pagina: 196
4
Cari parlamentari, avete anche il nostro mandato: Non dimenticate i diportisti
rubrica: Attualità | annata: 2002 | numero: 478 | pagina: 74
5
Rover 75 Tourer: Inglese in abito lungo
rubrica: Autonautica | annata: 2002 | numero: 478 | pagina: 222
6
Charter alle piccole Antille: Sopra e sottovento
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 478 | pagina: 252
7
La rubrica del charter: Alcune agenzie a cui rivolgersi
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 478 | pagina: 254
8
Matrimonio di interesse
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 478 | pagina: 254
9
Nuova flotta Le Bateau Blanc
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 478 | pagina: 254
10
Profumi esotici
rubrica: Broker & Charter | annata: 2002 | numero: 478 | pagina: 255
11
Gli strumenti del progettista: Dalla matita al mouse
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2002 | numero: 478 | pagina: 102
12
La patente nautica – 2: Le manovre a vela
rubrica: Didattica e tecnica | annata: 2002 | numero: 478 | pagina: 76

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