Sommario
- La cantieristica da diporto inglese
- L’esempio dei campi boa del parco marino di Port Cros ed in particolare il nuovo tipo di ancoraggio adottato
- 7° puntata della scuola di vela disegnata
- 8° puntata della scuola di regata
- Il nostro Silvio Dell’Accio ci racconta le sue esperienze di navigazione e i semplici artifici da lui messi in pratica per rendere la vita a bordo più facile, sicura e confortevole
- Proprietà, versatilità, campo di impiego e modo d’uso delle resine epossidiche
- Campionato Mondiale Aquabike Class Pro
- La ricostruzione della Recouvrance, “Goletta Aviso” di Brest
- Itinerari turistico, navigativi e subacquei a Ponza e Antigua
- Nautica ha provato in mare per voi, scoprendone pregi e difetti, le seguenti barche: Austin Parker Lobster 42, Cantieri di Minorca Menorquin 120 Y, Bénéteau Antares 10,80, Regal Marine Industries Commodore 322, Chaparral Boats SSI 285
- Sport, servizio e foto delle seguenti regate: Admiral’s Cup, le barche d’epoca a Porto Santo Stefano, la Course de l’Europe, la Giraglia, la Solaris Cup e la 500×2 a Caorle
- La rubrica “Una barca per tutti”, che comprende i piccoli annunci, affronta i seguenti argomenti: il charter: agenzie e proposte di noleggio e itinerario in barca in Costa Smeralda; scuole e patenti: indirizzi; l’usato: consigli e suggerimenti sulla manutenzione delle barche, le schede delle barche di una volta e intervista ad un broker; pagine blu
Editoriale
Treu per ottobre a Genova
FINALMENTE L’AVVIO DI UNA POLITICA PER LA NAUTICA
Il Ministro dei Trasporti Tiziano Treu si appresta a presentare ulteriori iniziative a favore del settore al prossimo Salone Nautico Internazionale di Genova. Però, questa volta il Ministro vuole andare oltre rispetto all’azione dei suoi predecessori, preoccupandosi del fatto, e con ciò accogliendo anche una nostra richiesta, che finora la nautica è stata vista solo nell’ambito di alcuni provvedimenti, ma non nel contesto generale marittimo ed economico. Finora sono state emanate solo leggi sotto l’assillo dell’urgenza, per risolvere problemi contingenti, ma sempre prescindendo da un quadro generale. E così è successo che, mentre il Ministero dei Trasporti vara alcune agevolazioni, altri Ministeri o Enti creano ostacoli in grado di vanificarle. Perciò il Ministro ha previsto un “piano strategico per valorizzare, qualificare e promuovere”. Esso parte dalla volontà politica, più volte manifestata dal Governo, di “sviluppare le potenzialità del turismo nautico in generale e della nautica in particolare”. Ne sono una dimostrazione i criteri agevolativi per la realizzazione dei porti turistici e per il pagamento dei canoni demaniali inseriti nella Finanziaria ’97 e il tentativo di abolire il bollo sulla patente nautica inserito nel ’98. Il progetto del Ministro si basa sulla conoscenza del settore. Non si può pianificare se non si conosce l’entità della domanda di diporto, il sistema dell’offerta attuale potenziale, il quadro dei canali finanziari nazionali ed europei disponibili e attivabili a favore del settore.
Il Ministro ha pensato a “pacchetti di intervento” differenziati in sei linee complementari: semplificazione delle procedure; incentivi; creazione di circuiti; qualificazione dei servizi; attività di promozione; attività di formazione. Ciò “per creare condizioni di sviluppo ottimale nel comparto, offrendo opzioni complementari attivabili a seconda delle possibilità consentite o delle singole scelte effettuate. Attivando uno sforzo cosi articolato si riuscirebbe a dare stimoli per la crescita di tutte le componenti del turismo sia nautico che legate a modelli tradizionali, promuovendo dunque lo sviluppo del territorio e delle comunità locali attraverso la sempre maggiore integrazione tra mare e terrà”. Allo scopo, si sta creando un “osservatorio permanente sul diporto e il turismo nautico, al cui interno siano rappresentate tutte le principali categorie di soggetti coinvolti nel settore (20, massimo 30 persone) per affiancare nel tempo le strutture competenti del Ministero. In proposito abbiamo chiesto ufficialmente che la stampa specializzata, particolarmente esperta nelle problematiche dei diportisti e unica voce indipendente dell’utenza, sia chiamata a farne parte e il Ministro ci ha dato assicurazioni in merito. Infatti, lo scopo è quello di “coordinare tutte le componenti, di creare consensi, ingenerare idee e proposte, fornire consulenza e stimolo alle attività del Ministero. Resta in evidenza, comunque, la ulteriore necessità di unificare in qualche modo le competenze del Ministero in materia di nautica. Non ci soffermiamo sulle accelerazioni di alcune procedure che il Ministero già ha attuato grazie alla legge Bassanini. Vogliamo invece segnalare che Treu pensa a “una sempre maggiore liberalizzazione del settore, cui deve accompagnarsi una più ampia responsabilizzazione dell’utenza e dei diversi soggetti coinvolti”. Tale concetto dovrebbe essere applicato nello sviluppo di nuovi porti turistici, nel miglioramento delle condizioni per la navigazione, per lo snellimento degli impegni della produzione delle imbarcazioni.
Non è prevista nessuna nuova legge sulla portuamlità turistica. Treu vuole continuare sulla semplificazione delle procedure e sul recupero e la valorizzazione di strutture anche commerciali già esistenti. Nel suo programma anche la possibilità che la nautica sia inclusa negli strumenti della programmazione negoziata. “L’inserimento all’interno di Patti territoriali o Contratti d’Area potrebbe contribuire notevolmente a velocizzare le realizzazioni”. “Nautica” ha già ampiamente illustrato il Contratto d’Area Torrese-Stabiese che ha consentito di limitare le procedure burocratiche a circa due anni rispetto ai dieci di una volta (anche se poi, nonostante il perfezionamento di tutti gli atti amministrativi e politici previsti, a tutt’oggi i finanziamenti non sono stati ancora erogati n.d.r.). Buona l’idea di velocizzare le procedure di concessione alle regioni che metteranno al più presto a punto il loro piano per la portualità turistica.
Ringraziamo il Ministro anche per un altro obiettivo che si è prefisso, quello di affrontare il tema della proprietà dei porti realizzati a secco, che deve rimanere al privato, secondo il concetto già recepito in una sentenza del Tribunale di Bologna. Il Ministro accenna anche all’eliminazione del collaudo iniziale del VHF. Per noi è rimasto un obbligo vessatorio nei confronti della nautica da diporto, in quanto alla base ci sono soltanto delle convenienze economiche per il personale che effettua i collaudi. Ma il problema va affrontato con il Ministero delle Comunicazioni, che mentre è disponibile a livello di ministro lo diventa molto meno con i funzionari. Ha molte più possibilità di successo, invece, il la revisione di modalità e costi dei trasporti eccezionali di imbarcazioni da parte dei cantieri, visto che la decisione dovrebbe essere presa nell’ambito dello stesso ministero. E in quel caso bisognerebbe anche modificare le norme che rendono un carrello usato costoso quasi quanto uno nuovo, limitando così di fatto lo sviluppo della nautica carrellabile. Terzo punto, adeguare la normativa italiana a quella europea per quanto concerne la larghezza della barca trasportata al seguito. Importanti anche gli incentivi fiscali, alcuni dei quali, se il Ministro delle finanze è d’accordo potrebbero essere già introdotti nella Finanziaria del 2000, come “l’eliminazione del bollo sulla patente nautica, l’eliminazione della tassa di stazionamento, la riduzione dell’Iva sui servizi portuali alla stregua di servizi turistici (Iva al 10%) la riduzione dell’Iva sui servizi charter alla stregua di servizi turistici (Iva al 10%). Il ministro Visco, da noi interpellato sulla tassa di stazionamento, si è mostrato però alquanto freddino. Crediamo che Treu debba impegnarsi notevolmente per ottenere la sua adesione.
Ulteriori incentivi fiscali o finanziari potrebbero essere studiati per l’acquisto di imbarcazioni di taglio medio (dai 7 ai 15 metri) con particolare beneficio per le unità da diporto ecologiche (con abbassamento di emissioni gassose ed acustiche, con dotazioni di casse per la raccolta dei rifiuti organici, ecc.). Toglieremmo il limite inferiore dei 7 metri, in quanto tra i 5 e i 7 metri sono costruiti molti semicabinati e cabinati che non ci sembrerebbe giusto eliminare dalle incentivazioni. Anche perché sono imbarcazioni che costano di meno e quindi si rivolgono al pubblico più popolare.
Si parla anche di incentivi per la diffusione dei motori marini a 4 tempi, ma anche in questo caso bisognerebbe prendere in esame una più vasta tipologia, da valutare in fase di omologazione, che dia le stesse garanzie, altrimenti si escluderebbe la produzione dell’unica casa italiana di motori fuoribordo.
Invece non si accenna alla rottamazione dei motori marini, che pure in Parlamento, Commissione Trasporti, ha trovato il pieno consenso di tutte le forze politiche. Incentivi saranno inoltre studiati per le imbarcazioni “costruite secondo le normative per la certificazione della qualità”, sia con riferimento ai materiali utilizzati che al prodotto finito. Questo ci lascia perplessi in quanto la qualità è oggi certificata dal marchio CE ed è una qualità dalla quale non si può prescindere, con tutte le conseguenze civili e penali che ne possono derivare. Vorremmo che tale punto fosse illustrato meglio, come quello degli “incentivi alle imprese per la diffusione delle innovazioni tecnologiche sia di processo produttivo che di prodotto”.
Infine, si vogliono creare dei circuiti di turismo nautico, cioè una continuità di approdi che consentano itinerari turistici lungo costa. Come scriviamo da anni, per noi questo è essenziale, altrimenti si rischia di costruire delle cattedrali nel deserto senza stimolare il turismo lungo costa. Ci fa piacere anche sentire che il concetto espresso in tanti convegni dal Com. Angelo Zerilli, sulla necessità di pacchetti di turismo nautico, di crociere costiere, di integrazione del turismo nautico con il retroterra sia divenuto anche uno degli obiettivi di Treu. Non ci sembra invece che il Ministro abbia preso un atteggiamento deciso nei confronti dei parchi marini, dove egli ha tutto il diritto di mettere bocca e non soltanto attraverso il controllo svolto dalle Capitanerie di Porto, ma proprio in termini di politica di uso delle acque marittime e di diporto. Credo che sia significativo e dovrebbe essere da lui tenuto in considerazione ciò che è accaduto in questi mesi a Portofino e a La Maddalena. E che gli sia giunto il coro di proteste non solo dei diportisti, ma di tanti utenti e tanti operatori della nautica, che vedono le loro attività compromesse da decisioni… estremamente interessate. Se non interviene, “Parcolandia” sarà anche sulla sua coscienza.
E per concludere, veniamo al Regolamento di Sicurezza. Tranquillizziamo subito gli utenti, perché grazie anche alla competenza e al buon senso del Capo del Dipartimento della Navigazione Marittima e Interna, Dott. Vincenzo Mucci, esso prosegue nel filone delle normative più libertarie già varate a suo tempo dal Ministro Burlando, recependole pienamente. Quindi non ci saranno stravolgimenti, tutto praticamente rimarrà come prima, tranne il fatto che la vecchia navigazione oltre 6 miglia ora, ai fini delle dotazioni di sicurezza, viene divisa in tre fasce: entro 12 miglia, entro 50 e senza alcun limite che comprende la navigazione oceanica. Non entriamo ancora nei particolari del Regolamento, perché essendo stato lo stesso inviato al Consiglio di Stato per l’approvazione, potrebbe anche avere delle modifiche. Immediatamente dopo la sua emanazione saranno emanati i decreti con le caratteristiche costruttive delle varie dotazioni di sicurezza, che entreranno presumibilmente in vigore con gennaio 2000. Comunque, tutti tranquilli, il regolamento prevede che le dotazioni attualmente in uso conserveranno la loro validità fino a che il deterioramento non ne imporrà la sostituzione, concetto già applicato per le cinture di sicurezza. Però a questo punto vorremmo ricordare il problema delle zattere di salvataggio, cioé la necessità di sostituire l’attuale apparecchio galleggiante con un mezzo più sicuro e di eliminare, se inserito, un limite di vita per le zattere di salvataggio. Importantissimo da affrontare è invece il problema delle revisioni fantasma, cioè quelle che l’utente paga, ma non vengono effettuate.
Una novità non contenuta nel regolamento è la possibilità di poter usare la cartografia elettronica al posto di quella cartacea, ciò perché anche questo regolamento non è ancora definitivo. Comunque, si tratterà di una cartografia elettronica di nuovo tipo, con standard che verranno stabiliti dall’Istituto Idrografico della Marina. Chiediamo solo che le nuove cartucce siano comunque utilizzabili su tutti gli apparati attualmente in uso.
Quindi molta carne, anche appetitosa al fuoco. Non ci resta che augurare a Treu: In bocca alla balena!
Questo testo, se non si riferisce al numero di Nautica correntemente in edicola, viene pubblicato esclusivamente a fini storici e le opinioni espresse potrebbero non coincidere più con quelle della Direzione e/o della Redazione di Nautica Editrice Srl
Indice articoli presenti in questo numero
1
Cossiga e Berlusconi a Puntaldia
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 158
2
Nuovo marina ligure
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 156
3
Sistema Walcon: Il futuro dell’ormeggio nel nuovo millennio
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 157
4
Turismo nautico in Croazia
rubrica: Approdi e residenze | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 158
5
Treu per ottobre a Genova: Finalmente l’avvio di una politica per la nautica
rubrica: Attualità | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 60
6
Citröen Picasso: Vettura d’autore
rubrica: Autonautica | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 170
7
Saab 93 Viggen: Emozioni
rubrica: Autonautica | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 168
8
Altomare: Belize in catamarano
rubrica: Broker & Charter | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 227
9
Charter alle Bahamas: Paradiso della pesca
rubrica: Broker & Charter | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 224
10
Equinoxe: Mr. Gecko
rubrica: Broker & Charter | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 227
11
Full Sail: Noleggio in flottiglia
rubrica: Broker & Charter | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 226
12
In crociera con i Glenans
rubrica: Broker & Charter | annata: 1999 | numero: 449 | pagina: 223